
Il luogo
Milano, 15 luglio 2018 - Una molotov lanciata da un ballatoio ha centrato le piante del cortile a ridosso del ristorante Potafiori di via Salasco, zona Porta Romana. Il lancio è avvenuto venerdì attorno alle 23, sotto gli occhi di una dipendente del locale che in quel momento era a pochi passi e che quindi ha visto in diretta la scena culminata in un rogo che per fortuna è stato subito soffocato. Bruciata parzialmente una pianta. "Ci sono ancora le foglie annerite. Per fortuna non è successo nulla di grave", hanno spiegato ieri mattina al locale, mostrando il punto interessato dal lancio. Venerdì, dopo l’allarme, sul posto è accorsa una Volante del commissariato Ticinese e la Scientifica. Per fortuna nessuno è rimasto ferito. Ma il responsabile del gesto intimidatorio è ancora ignoto. Forse un vicino infastidito dal locale? Apprendiamo che non ci sarebbero stati episodi di minacce, né screzi. "La musica disturba? Eppure il volume è sempre basso. I nostri clienti non sono soliti disturbare", i commenti carpiti al locale, tra i dipendenti.
Il cortile confina con i ballatoi del palazzo di viale Bligny 54. L’ipotesi è che il lancio sia stato mirato, che chi ha gettato la molotov abbia voluto cioè colpire proprio le piante del locale. Verde e fiori sono ovunque, in questo luogo: sia tra le mura, sia in cortile oltre la porta sul retro (il punto in cui è stata lanciata la bottiglia), sia sul marciapiede di via Salasco, ad accompagnare i clienti verso l’entrata. Il gesto fa pensare a un attrito, a una difficile convivenza con i vicini del palazzo accanto. Non è raro che capiti: anche in altri quartieri dei residenti hanno manifestato insofferenza nei confronti di alcuni locali, lamentando schiamazzi notturni, musica alta e assembramenti in strada. Di solito, però, le proteste sfociano in petizioni e raccolte di firme e, in qualche caso, c’è chi rovescia secchiate d’acqua dai balconi. La molotov è un’altra cosa. E solo per un caso si è evitato il peggio.