Molestata a Porta Garibaldi, mette in fuga l'aggressore: "Così mi sono salvata"

La vittima era stata avvicinata, bloccata e palpeggiata dallo straniero nella stazione di Porta Garibaldi

In un frame dalle telecamere si vede la ragazza che mette in fuga l'aggressore

In un frame dalle telecamere si vede la ragazza che mette in fuga l'aggressore

Milano, 4 agosto 2018 - "Non mi sentivo tranquilla. Avevo notato che all’alba quella strada era deserta e mi era già capitato di incrociare ‘brutte facce’. Ho parlato di questo con un amico che ha voluto regalarmi uno spray al peperoncino. Sul momento ho pensato fosse un’esagerazione. Ma lui mi ha detto “tienilo in borsa, fidati”. Ora gli sono immensamente grata: mi ha salvato da una violenza".

Federica, nome di fantasia, ha 25 anni. Lo scorso 20 luglio, mentre tornava a casa alle 4.40 dopo aver finito di lavorare in un locale milanese, è riuscita a sfuggire a uno stupro spruzzando in faccia all’aggressore, un 31enne nigeriano (nella foto), irregolare e con diversi precedenti, dello spray anti-violenza.

Da quanto tempo lavora in quella zona?

"Da poche settimane. Il pezzo di strada che devo percorrere dal posto di lavoro fino alla stazione non è bello. Nei primi giorni però non mi era successo nulla e mi facevo coraggio"£.

Consiglia anche alle altre donne di tenere in borsa una bomboletta anti-violenza?

"Certo. Soprattutto se si è costrette a camminare in strade isolate, di notte o di mattina presto. Può fare la differenza".

È stata lucida a tenere lo spray bene in vista.

"Quando quell’uomo si è avvicinato a me la prima volta, sulle scale, sono rimasta molto scossa, naturalmente. Ma sono andata comunque in banchina ad aspettare il mio treno. Solo che nel mentre ho pensato “e se tornasse?”. Non avrei avuto il tempo di cercare lo spray rovistando tra tutti gli oggetti che avevo in borsa, quindi l’ho preso e l’ho messo in una tasca esterna, ben visibile e a portata di mano. Così ho potuto afferrarlo con facilità quando mi è servito. Consiglio a tutte di fare così".

Adesso continua a lavorare nello stesso quartiere? Ha cambiato orari e abitudini?

"Non ho mai smesso di lavorare e non ho cambiato orari: sono sempre gli stessi, prendo sempre il treno prima dell’alba per tornare a casa. Però al lavoro ho trovato persone splendide, i colleghi mi stanno supportando in tutti i modi e ora c’è sempre qualcuno che mi accompagna alla stazione quando finisco il mio turno. Sono molto più tranquilla".

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro