Moglie muore e il marito denuncia i medici: "Dissero che aveva vissuto abbastanza"

Il caso al San Raffaele di Milano. La Procura ha aperto un'indagine per omicidio colposo

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Milano, 18 luglio 2018 - "Sua moglie ha 77 anni, è anziana, le basta la vita che ha vissuto". Parole pesanti come macigni, con cui un medico oncologo dell'ospedale San Raffaele di Milano ha annunciato a un signore di origini tunisine che per sua moglie, una signora italiana con cui viveva a Como e gravemente malata di tumore, non c'era più niente da fare.  Vicenda per cui l'uomo, 15 anni più giovane di lei, non solo ha sporto diverse denunce ritenendo che la donna, mancata lo scorso marzo, non fosse stata curata adeguatamente ma ha scritto una lettera indirizzata persino al presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando di "malasanità". Sul caso il pm di Milano Luisa Baima Bollone ha aperto un'indagine per omicidio colposo a carico di ignoti in seguito alle varie denunce firmate dal 63enne, assistito dall'avvocato Giovanni Pizzo, e presentate tutte ai carabinieri di Crescenzago, centro nell'hinterland milanese.

Il primo esposto risale a un paio di mesi dopo il ricovero in ospedale della signora, già gravemente malata dal 2013: a settembre 2017 l'uomo ha messo nero su bianco che il personale medico si era, a suo dire, rifiutato di consegnargli la cartella clinica della moglie. Nei mesi successivi più di una volta ha sporto denuncia agli uomini dell'Arma della stazione del paese non molto lontano dal San Raffaele, sostenendo che la salute della moglie stava "peggiorando giorno dopo giorno" a causa del «cattivo operato dei medici» del reparto. E poi che una delle dottoresse, ai primi di gennaio di quest'anno, era arrivata al punto da proferire parole che lo hanno lasciato quasi pietrificato: "Sua moglie - sarebbe la frase dell'oncologa riportata nel verbale - ha 77 anni, è anziana e le basta la vita che ha vissuto». Frase a cui lui, sconvolto, in quanto aveva capito che non c'era più nulla da fare, aveva replicato che «in tutto questo tempo in cui è stata ricoverata (...) non è mai stata sottoposta a nessuna terapia che potesse in qualche modo guarirla o quanto meno migliorare le sue condizioni di salute".

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