Ha deciso di investire nel nostro Paese e ha scelto Baranzate, il Comune più multietnico d’Italia, alle porte di Milano, per aprire la prima fabbrica. In controtendenza rispetto a molte aziende che invece hanno deciso di delocalizzare. È la storia virtuosa di Eiko Power, azienda attiva nel campo della sostenibilità e delle energie rinnovabili, con sede in Lituania. Quello di Baranzate sarà il primo polo produttivo a costruire e fare ricerca completamente Made in Italy per la produzione di batterie domestiche per lo stoccaggio delle energie rinnovabili, valorizzando design e ingegneria italiana, in un mercato oggi nelle mani di realtà straniere e in particolare dominato dalle produzioni in Cina. Dietro al progetto ci sono la mente e il cuore di Kim Van Luan Hoang, imprenditore visionario e pioniere nel settore delle energie rinnovabili. Cresciuto in Italia, da una famiglia vietnamita, dopo gli studi ha lasciato il paese fare esperienze all’estero. Sono suoi alcuni importanti progetti europei nel campo del fotovoltaico e dell’efficienza energetica.
Qualche anno fa la decisione di rientrare in Italia e dare vita a un nuovo progetto che unisce innovazione, indipendenza produttiva, sostenibilità e identità italiana. "L’idea di aprire uno stabilimento produttivo in Italia nasce da una visione precisa: riportare in Europa, e in particolare nel cuore creativo e industriale italiano, la capacità di progettare e produrre batterie avanzate, con una filiera autonoma, innovativa e profondamente radicata nei valori del Made in Italy - spiega Hoang, il founder di Eiko Power - ma non ci siamo limitati a produrre batterie, abbiamo sviluppato internamente un software avanzato di gestione energetica, con l’Intelligenza Artificiale, che permette di monitorare, prevedere e ottimizzare in tempo reale i flussi di energia. Un passo fondamentale per privati, aziende e comunità energetiche che vogliono essere protagonisti attivi della transizione ecologica". Lo stabilimento occuperà oltre 60 addetti tra tecnici, operai specializzati e personale impegnato nella ricerca e sviluppo. Accanto a Hoang o c’è la moglie Orinta Eivaite, co-fondatrice di Eiko Power di origine lituana.
Digitando il suo nome in Google si legge che, prima di essere diventata un’imprenditrice è stata una modella internazionale. Dopo aver girato le passerelle di tutto il mondo si è appassionata al settore delle energie rinnovabili e nel progetto Eiko Power è stata capace di unire sostenibilità, innovazione tecnologica e arte. Anche per questo sono stati realizzati dei primi prototipi di batterie artistiche che saranno firmate da vari artisti, per raccontare che la tecnologia può essere anche bella. "Abbiamo scelto l’Italia perché è un punto di riferimento globale per il design industriale - dichiara Orinta Eivaite - Qui possiamo coniugare estetica, funzionalità e innovazione". Una seconda sede produttiva è già prevista per il 2026 in Piemonte.