Da un lato il Comune, che annuncia l’apertura di due nuovi centri di accoglienza per i profughi ucraini, dall’altro la Regione Lombardia che rende noti i primi riscontri della manifestazione di interesse con la quale è andata alla ricerca di albergatori disposti ad aprire le proprie strutture alla causa dell’accoglienza. Nel mezzo i dati relativi a chi sta approdando in Lombardia per sfuggire all’invasione russa dell’Ucraina, che testimoniano come quello in corso sia soprattutto l’esodo coatto di donne e bambini, madri e figli.
Quanto al Comune, l’assessore al Welfare, Lamberto Bertolè, ha fatto sapere che ai centri di accoglienza già aperti – quindi Casa Jannacci e via Aldini – si aggiungeranno ora quello di viale Puglie e quello di via Stella, nelle immediate vicinanze del nuovo punto di accoglienza in stazione Centrale. In tutto fanno 250 posti letto o, per essere più precisi, 200 posti messi a disposizione dal Comune più i 50 di Fondazione Progetto Arca, coincidenti con quelli in via Stella. Nel dettaglio, in viale Ortles sono attualmente occupati 64 posti su 73 e i minori ospitati sono 26. Dall’inizio dell’emergenza ad oggi sono stati accolti circa cento profughi e ne sono stati dimessi 36, che hanno trovato un’altra sistemazione, per lo più da parenti o amici già residenti a Milano e hinterland. Quindi la decina di posti letto di via Aldini e, presto, i 40 posti in viale Puglie e i 50 in via Stella. Al tempo stesso il Comune ha ottenuto dal Governo il via libera per ampliare i posti per la seconda accoglienza dei migranti: 200 quelli che saranno messi a disposizione di ucraini ed afghani non appena saranno reperite le strutture.
Quindi la Regione. Pietro Foroni, assessore regionale al Territorio e alla Protezione civile, ha reso noto che nell’ambito del bando lanciato per trovare alberghi disponibili a spendersi per la causa dell’accoglienza "sono già arrivate proposte per circa 730 alloggi". "Tra mercoledì e giovedì – ha aggiunto l’assessore – sono stati inoltre alloggiati 50 profughi al Cas di Bresso, con il coordinamento di Croce Rossa e stiamo valutando di aprire centri come questo in altri luoghi strategici". Letizia Moratti, vicepresidente della Regione con delega al Welfare, ha infine sottolineato alcuni dati: "Sono circa 11mila i profughi ucraini finora arrivati in Lombardia, di cui il 40% sono ragazzi sotto i 18 anni, e in grande prevalenza sono mamme e bambini". "Gli ucraini – ha concluso Moratti – sono vaccinati al 35% ma a fronte dell’offerta di vaccinazione c’è una risposta straordinaria da parte loro".
Giambattista Anastasio