
di Barbara Calderola
"Il sindaco riferisca in aula sul crac Gestisport, il Comune è esposto per 5 milioni". La minoranza unita chiede un consiglio aperto alla città sul futuro della piscina e del Centro sportivo chiuso dopo il fallimento del vecchio gestore e ora affidato provvisoriamente, fino a fine anno, alla bergamasca Acquatica Sport&Fitness che ha subito rimesso gli appassionati in acqua.
Sette mesi, una corsa contro il tempo che l’Amministrazione impiegherà per mettere a punto il capitolato della nuova gara che selezionerà chi dovrà occuparsi dell’impianto di via Fidelina dal 2023 in poi. Ed è proprio sulle condizioni che legheranno pubblico e privato che l’opposizione vuole vederci chiaro. "In gioco ci sono un centinaio di posti di lavoro e servizi per l’intera comunità fra i più amati da famiglie e giovani – spiega Roberta Ronchi, capogruppo della Lega –. È necessario un chiarimento sulle prospettive per il polo. Al confronto devono partecipare cittadini e società per condividere l’orizzonte della Giunta e arruolare tutte le energie possibili". Pur di riaprire in fretta il Centro sportivo il municipio ha firmato un mutuo da 5 milioni, durata 25 anni, con Bcc Milano per coprire la fideiussione sottoscritta dal vecchio governo di centrosinistra a garanzia del project-financing trentennale che aveva esternalizzato la struttura.
Un’operazione che sollevò un polverone all’epoca. L’istituto ha abbuonato 500mila euro di interessi, il prestito a lungo termine passerà alla società che subentrerà dopo la gara. Gestisport aveva promesso di fare d vasche e palestra un’eccellenza del territorio, ma il Covid ha cambiato tutto e i conti sono sprofondati in rosso. Il buco è arrivato a 15 milioni e il banco è saltato. A mettere ulteriormente in difficoltà l’Amministrazione è stata la decisione del tribunale di Milano di negare l’esercizio provvisorio. La scelta ha trasformato la ricerca di qualcuno che raccogliesse il testimone in una priorità assoluta per evitare che la banca chiedesse la restituzione dei 350mila euro di rata annua versata dalla società a Bcc. Il Comune paga "per non chiudere - spiega il sindaco Luca Maggioni in attesa dell’appalto che dovrà riportare gestione e conti alla normalità - è un altro dei prezzi della pandemia". Adesso, però, sulla partita le forze di opposizione chiedono "massima condivisione".