Mind, il polo della scienza va veloce: "Quattro anni e tutto sarà pronto"

Milano, sull’area Expo il distretto dell’innovazione. Nel 2022 il nuovo Galeazzi, nel 2024 Human Technopole

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Milano - Il progetto del Milano Innovation District (Mind) procede secondo i tempi stabiliti. Lo ha confermato ieri Giovanni Azzone, presidente di Arexpo Spa, la società proprietaria dell’area che unisce i Milano e Rho. Tre le scadenze cruciali da qui ai prossimi quattro anni: "Il nuovo ospedale Galeazzi sarà inaugurato nel 2022 – assicura Azzone –, nel 2024 sarà completato il centro di ricerca Human Technopole, mentre il 2025 sarà il primo anno accademico del campus dell’Università Statale". Nel dettaglio, l’edificio che ospiterà l’ospedale svetta già sull’area: i lavori sono in stato avanzato. Lo Human Technpole nel 2024 raddoppierà: a Palazzo Italia si aggiungerà un secondo palazzo, quello dove lavorerà la maggior parte dei circa 1.500 ricercatori previsti entro il 2025, l’anno in cui sarà inaugurato, come detto, il nuovo campus della Statale. Queste le tre grandi funzioni pubbliche che ridisegneranno l’area dove nel 2015 si tenne l’Esposizione Universale di Milano. Quanto ai progetti privati, nel 2023 sarà pronto il West Gate, "un nuovo quartiere nel quale – fa sapere Azzone – troveranno spazio un terzo delle residenze previste sull’area". Ma non è finita. Già questo ottobre prenderanno casa nel Mind tre società di primo piano: Astrazeneca, Bio4Dreams e Rold. Arrivi che, in aggiunta allo Human Technopole, inizieranno a dare sostanza al distretto dell’innovazione. Parole, quelle di Azzone, proferite ieri nel corso dell’evento “Progetto Mind sinergie per innovare in Lombardia“, al quale hanno partecipato i ministri Giancarlo Giorgetti (Sviluppo Economico), Maria Cristina Messa (Università e Ricerca), il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, la vicepresidente lombarda, Letizia Moratti, gli assessori regionali Stefano Bolognini, Guido Guidesi e Fabrizio Sala, e Igor De Biasio, amministratore delegato Arexpo.

«Con Expo erano tre le parole chiave: trasformare, valorizzare, innovare – ricorda Messa –. La trasformazione utile è la trasformazione che viene programmata. Dobbiamo partire dal grande finanziamento in arrivo dall’Europa per costruire un sistema che si alimenti da solo nel tempo. Valorizzare le persone, le infrastrutture, il suolo vuol dire ascoltare i bisogni. Innovazione è una parola che va sostenuta con la semplificazione dei rapporti pubblico-privato e col sostegno di nuove sperimentazioni". Ai fondi europei e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) fa riferimento anche Giorgetti: "Dobbiamo fare in modo che quel piano scritto così bene, con così tante risorse, si traduca in realtà. Scrivere un capitolo del Pnrr e metterci dentro le cifre è molto semplice. Il problema è come e in che tempi si faranno le cose". «Mind – sottolinea Fontana – raccoglie i contributi dei protagonisti del futuro di questa regione, tutti uniti per creare un luogo a vocazione innovativa, frutto di uno straordinario intervento di rigenerazione urbana, che promuova il valore della ricerca e della sostenibilità traducendolo in iniziative concrete". "Innovazione – sottolinea a sua volta Moratti – è uno dei punti cardine della revisione della legge regionale sulla Sanità e gli obiettivi dichiarati sono la medicina di prossimità e la cura della persona prima ancora della malattia. In questa progettualità si inseriranno le case di comunità, le centrali operative territoriali e gli ospedali di comunità". Ma anche "la sperimentazione di strumenti di intelligenza artificiale e Machine Learning".  

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