MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, struttura fantasma per i mici: "Opera finanziata e mai realizzata"

Ats aveva stanziato 25mila euro per uno spazio aggiuntivo nel canile municipale di via Aquila. I tempi sono scaduti. Il Comune: "Ritardo nella fornitura". Comazzi: "Soldi pubblici sprecati"

Due gatti

Due gatti

Una «struttura di ricovero» aggiuntiva per i felini accolti nel Canile municipale di via Aquila è al centro di polemiche. Perché non ha mai visto la luce nonostante fossero stati stanziati dei fondi per costruirla. Andiamo con ordine: in una delibera di Ats (la numero 479 del 1° giugno 2022), che ha come oggetto il "cofinanziamento di progetti comunali per la realizzazione di strutture di ricovero pubbliche per animali d’affezione", si legge che dopo aver esaminato le manifestazioni d’interesse presentate da diversi Comuni per realizzare progetti relativi alla "creazione/adeguamento du strutture di ricovero pubbliche per cani e gatti", di erogare un cofinanziamento ai Comuni di Milano, Novate Milanese e Sesto San Giovanni.

Nello specifico, a Milano erano destinati 25mila euro. Ma "i progetti – si legge nel documento di Ats – dovranno essere realizzati entro la data del 30 giugno 2023". L’opera, apprendiamo, non è mai diventata realtà. E il tempo è scaduto da oltre 7 mesi. Prevista, stando a quanto riferito al Giorno , una struttura "simile a un container che avrebbe dovuto avere delle caratteristiche precise", spiega una fonte informata. Una struttura aggiuntiva per ospitare i gatti “di nessuno“ che si trovano al canile sanitario in cerca di qualcuno che li adotti.

Il Comune conferma che la struttura non è stata realizzata, e che questo è successo per un ritardo nella fornitura dei materiali necessari. Palazzo Marino specifica anche che ciò non è dovuto a "imperizia o incapacità" da parte dei fornitori ma alla "particolarità" dei materiali che erano stati richiesti e che richiedevano lunghi tempi per essere reperiti. Resta da capire se i fondi, vista la situazione, potranno essere comunque impiegati. Ma "questo – attacca il consigliere comunale di Forza Italia e assessore regionale al Territorio Gianluca Comazzi – è un altro esempio della lentezza burocratica che affligge il Comune di Milano. Tempo perso e soldi dei cittadini sprecati. Soldi che sarebbero stati utilizzati per salvare tanti animali in difficoltà. L’Amministrazione renda conto del perché di questa mancanza. Si tratta di una burocrazia inefficiente e disinteressata che va cambiata al più presto".