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Milano, Meghnagi: "Idea scellerata spostare i saldi in agosto"

Il presidente di Ascobaires contro la scelta di posticipare la stagione degli sconti: "Ci sta penalizzando"

"Un disastro, stiamo arrivando a meno 80% di incassi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una scelta scellerata posticipare i saldi al primo agosto". Così tuona Gabriel Meghnagi, presidente di Ascobaires e responsabile della rete associativa di vie di Confcommercio che già aveva lanciato l’allarme nel primo weekend di "non saldi" all’inizio del mese. "Siamo in un momento delicato, i negozi hanno riaperto dopo due mesi e mezzo di chiusura causa pandemia, pieni di merce nei magazzini, e anziché incentivare all’acquisto con i saldi, li si posticipa? La clientela non compra ora, nonostante le promozioni siano partite, lecitamente, perché si aspetta maggiori sconti ad agosto. E menomale che gli sconti si possono già praticare".

Ma la parola "saldi" avrebbe fatto la differenza. "È vero che i turisti scarseggiano e tanti milanesi sono in smartworking. Ma facendo così la situazione è peggiorata". Perché i saldi sono stati rinviati? Per un sondaggio di Federmoda, "al quale però hanno partecipato pochissimi (siamo nell’ordine di circa 200 attività a fronte di 3.500 negozi), di cui la metà si è detta favorevole a far slittare la data. Peraltro pronunciandosi mesi fa, quando ancora non si sapeva come si sarebbe evoluto lo scenario. Io chiedo che vengano interpellati coloro che lavorano sulla strada. E chiedo alla Regione che non si commetta lo stesso errore in inverno, facendo partire i saldi a febbraio anziché a gennaio. A rendere tutto più difficile, il fatto che gli aiuti del Governo non siano ancora arrivati".

Per tanti esercenti, i saldi avrebbero potuto dare una spinta alla ripresa invogliando al "rito dello shopping" fin dal primo weekend di luglio. A pensarla così è Vincenzo Ferraro, presidente di AscoTorino: "Saldi ad agosto? La possibilità di praticare sconti anche prima di quella data schiaccia i piccoli negozi, che non possono competere con le grandi catene. Sulle vetrine si promettono sconti allettanti ma il ‘piccolo’ esercente non può fare altrettanto. Tra il periodo Covid e i saldi posticipati, molti arrancano". A Porta Romana "negli ultimi 15 giorni almeno 8 negozi hanno abbassato le serrande – sottolinea Sabrina Frigoli, presidente di Portaromanabella –. Il fatturato di giugno e luglio è crollato perché le persone pensano che ad agosto ci sarà uno sconto maggiore. Lo dicono chiaramente. Intanto Milano è deserta e, chi entra nei negozi, è titubante e diffidente. È un controsenso far partire i saldi il primo agosto ma consentire le promozioni prima: il cliente si sente beffato". Pure Eleonora Scaramucci, dell’associazione Le strade di Wagner e Belfiore, parla di "presa in giro. I saldi formalmente partono dal primo agosto ma è già possibile fare promozioni: troppa confusione. In questo periodo difficile c’è chi non chiuderà ad agosto e chi, come me, per la prima volta ha diminuito le ore settimanali e le giornate di apertura, perché molti clienti sono partiti: staremo chiusi dal 26 luglio al 31 agosto".

Marianna Vazzana