Bimba di 16 mesi morta in casa. La madre fermata per omicidio: "Sapevo poteva andare così"

Milano, via Parea a Ponte Lambro: accanto al letto della piccola c'erano un biberon col latte e una boccetta mezza vuota di un potente farmaco ansiolitico

Alessia Pifferi, la madre fermata per omicidio

Alessia Pifferi, la madre fermata per omicidio

Milano, 21 luglio 2022 - Diana, una bimba di 16 mesi è morta dopo essere stata abbandonata in casa per sette giorni dalla madre. La madre, Alessia Pifferi di 36 anni, è stata fermata con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Il corpo della piccola è stato scoperto all'alba di mercoledì mattina in un appartamento in via Parea, zona Ponte Lambro, periferia Est di Milano. Alessia Pifferi, che non risulta essere mai stata seguita dai servizi sociali, ha lasciato da sola la figlia nel lettino per sette giorni per raggiungere il compagno a Leffe, in provincia di Bergamo giovedì scorso. 

Accanto al letto della piccola c'erano un biberon col latte e una boccetta mezza vuota di un potente farmaco ansiolitico. Stando alle prime indagini della Squadra mobile e del pm di turno Francesco De Tommasi, la donna, nei sei giorni in cui ha lasciato la figlia, nata da un precedente relazione, sarebbe anche passata da Milano per accompagnare il compagno che doveva svolgere delle commissioni di lavoro. E in questa breve tappa non sarebbe passata a verificare le condizioni della piccola. Per chiarire le cause del decesso il magistrato ha disposto l'autopsia.

"Ero consapevole che potesse morire". E' quanto ha detto, in sostanza, la donna di 36 anni accusata dell'omicidio pluriaggravato della figlia di 16 mesi. La madre è stata interrogata a lungo la notte scorsa dal magistrato e dagli investigatori della Squadra mobile. E' apparsa lucida e non ha dato segnali evidenti di problemi di natura psicologica. Tuttavia il racconto della donna era pieno di incongruenze: prima avrebbe detto di aver affidato la figlia a una babysitter (inesistente), poi alla mamma (che non vive a Milano) e alla sorella (con cui non parla da due mesi). Da quanto si è saputo, ha spiegato agli inquirenti che giovedì scorso avrebbe lavato e cambiato la piccola e le avrebbe lasciato, a fianco del lettino da campeggio dove è stata ritrovata senza vita, un biberon con il latte. A dare l'allarme è stata una vicina di casa a cui la madre, rientrata dopo sette giorni, si sarebbe rivolta chiedendo di chiamare i soccorsi.

Secondo quanto emerso, la madre avrebbe lasciato a casa da sola la figlioletta già altre volte, specie nei fine settimana. Al suo compagno avrebbe detto che la piccina si trovava al mare con la sorella. Ora il pm, che domani invierà al gip la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere, ha disposto l'autopsia e sequestrato l'appartamento. Il timore, poiché nessuno dei vicini ha sentito la bambina piangere anche in quanto senza pappa e acqua, è che sia stata addormentata con i tranquillanti.

Un atteggiamento freddo, "gelido". "Non ha mai pianto". Questo racconta Francesco De Tommasi, pubblico ministero di Milano, che ha ascoltato Alessia Pifferi. Ha parlato della figlia quasi come un peso, qualcosa di cui liberarsi. Ma poi si è chiusa anche in silenzio pieni di paura e di preoccupazione, quasi ad ammettere una "volontà intermittente" di non voler essere più madre. "Sono una buona mamma, non sono una delinquente" avrebbe detto piangendo a una vicina di casa.  

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