Migranti, rotta su Milano La “lotteria“ dei documenti dopo il caos in via Cagni

Collaborazione fra Questura e sindacati. "Aumentano i flussi, ci prepariamo a nuove criticità". Viaggio nello sportello Uil, primo step per fissare l’appuntamento: chiediamo asilo in Italia.

Migranti, rotta su Milano  La “lotteria“ dei documenti  dopo il caos in via Cagni

Migranti, rotta su Milano La “lotteria“ dei documenti dopo il caos in via Cagni

Provengono quasi tutti dal Nordafrica, in particolare dall’Egitto. Alcuni sono giovanissimi, tutti si presentano senza documenti. Ad accoglierli gli operatori coordinati da Faustin Ntsana, che aiutano a fissare un appuntamento online con l’Ufficio immigrazione della Questura di Milano, primo step per presentare la richiesta di asilo in Italia. Anche grazie a iniziative come lo sportello allestito dalla Uil Milano e Lombardia in via Ercole Marelli 497 a Sesto San Giovanni - nell’ambito di una collaborazione avviata lo scorso aprile fra la Questura di Milano, sindacati e associazioni - è stata alleggerita la pressione sulla caserma in via Cagni. Un’emergenza scattata nei mesi scorsi, con il caos generato dalla presenza di centinaia di migranti (bambini compresi) in condizioni igienico-sanitarie a dir poco precarie, disposti a giorni e giorni di attesa per accedere alla sede distaccata dell’Ufficio Immigrazione della Questura e fissare un appuntamento per la richiesta di asilo in Italia. Momenti di tensione, polemiche, e infine la decisione della Questura di sviluppare il sistema di prenotazione online e avviare la collaborazione con sindacati e associazioni dedicata alla prima accoglienza per chi non ha documenti identificativi.

Gli operatori raccolgono i dati anagrafici forniti, e poi passano la palla agli uffici competenti per le verifiche e le successive pratiche. Lo sportello gestito dalla Uil finora ha fornito il servizio a circa 200 persone. A queste si aggiungono i migranti che si sono rivolti ad altri sindacati e associazioni, con quote mensili fissate. E le richieste potrebbero aumentare sull’onda dei nuovi sbarchi in Italia, in viaggi della speranza che fanno rotta anche su Milano. "Con la Questura si è creata una proficua sinergia – spiega Enrico Azzaro, responsabile del Dipartimento immigrazione della Uil Milano e Lombardia – e una prima risposta importante è avvenuta risolvendo la questione di via Cagni. Abbiamo dimostrato unitamente agli altri operatori e parti sociali di essere a disposizione. Se pensiamo al flusso di migranti che approdano in Italia – conclude – avremo nei prossimi tempi criticità importanti da gestire".

I dati sull’immigrazione, infatti, attestano un costante incremento degli arrivi, oltre al dramma dei naufragi nel Mediterraneo. Secondo l’ultima rilevazione del ministero dell’Interno, attualmente sono 16.232 i migranti nei centri di accoglienza sul territorio lombardo, il 13% sul totale nazionale. A livello nazionale si è passati dai 29.141 migranti sbarcati da gennaio a luglio 2021 agli 88.874 arrivi nello stesso periodo di quest’anno. Persone che poi proseguono il viaggio verso il Nord Europa, o tentano la “lotteria“ dei documenti in Italia.

Andrea Gianni