Mezzi Atm, nuovo aumento del biglietto in vista: scoppia la polemica

L’adeguamento Istat determinerà un aumento tariffario che il Comune di Milano chiede a Governo e Regione di coprire. L’opposizione: “Fanno lo scaricabarile”

Il tram della linea 19

Il tram della linea 19

Milano – A Milano potrebbe scattare un nuovo aumento per il biglietto dei mezzi pubblici, salito a 2,20 euro appena lo scorso gennaio. Il 2 agosto si riunirà infatti l'assemblea dell'Agenzia di bacino del trasporto pubblico locale per deliberare gli aumenti Istat e il Comune dovrà poi decidere se coprire attingendo al proprio bilancio o aumentando il biglietto.

L'aumento tariffario derivante dall'adeguamento Istat vale circa 10 milioni di euro, come specificato in un ordine del giorno che la maggioranza al Comune di Milano ha approvato nell'ultimo Consiglio comunale di giovedì scorso, dal titolo 'Adeguamento Istat trasporto pubblico

locale’. In questo documento il centrosinistra chiede proprio a sindaco e Giunta di farsi promotori con il governo e con la Regione Lombardia perché incrementino il fondo nazionale del trasporto e le risorse che la Regione destina al trasporto pubblico locale, in misura sufficiente per coprire i costi necessari ad evitare un aumento delle tariffe.

"Il governo nazionale e regionale - si legge - sono in grado di coprire i costi di questi adeguamenti con fondi propri senza gravare ulteriormente sugli utenti e sulle amministrazioni locali”. L'assessora alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, ha più volte ribadito che il Comune non intende aumentare il biglietto e far pagare l'adeguamento Istat ai cittadini ma l'opposizione va all'attacco. “Il 2 agosto l'assemblea dell'Agenzia di bacino approveranno l'adeguamento Istat con l'aumento delle tariffe - ha commentato il commissario cittadino della Lega e consigliere comunale Samuele Piscina - e il Comune ha fatto approvare alla sua maggioranza un ordine del giorno per non coprire i costi e fare lo scaricabarile a governo e Regione Lombardia. Guarda caso questo proprio prima della riunione dell'Agenzia. A coprire i costi deve essere il Comune, evitando l'aumento ai cittadini”.