Metropolitana: tre livelli di allerta sulle banchine, oltre le 60 persone tornelli chiusi

In un ordine di servizio di Atm tutte le indicazioni al personale. A bordo libero un posto ogni 2

Cartelli sui sedili del metrò invitano a mantenere la distanza di sicurezza

Cartelli sui sedili del metrò invitano a mantenere la distanza di sicurezza

Milano, 1 maggio 2020 - Tre i livelli di allerta individuati da Atm nella gestione degli accessi alle banchine della metropolitana, otto i punti del piano di Ferrovienord per la gestire le stazioni milanesi: l’organizzazione della Fase 2 del trasporto pubblico è entrata nel vivo.

Atm ha fatto pervenire a quanti lavorano tra i tornelli della metropolitana un ordine di servizio per la «gestione dell’affluenza di passeggeri nelle stazioni«. Nel dettaglio, a partire da lunedì 4 maggio, la presenza di meno di 40 persone in banchina potrà essere ritenuta una situazione di normalità, la presenza di un numero di persone compreso tra 40 e 60 dovrà far scattare una prima allerta, essendo questa catalogata come una situazione di attenzione, e, infine, la situazione di sovraffollamento, quella con oltre 60 persone in banchina. «Nel caso venga rilevata una situazione di attenzione - si legge quindi nell’ordine di servizio -, anche in una sola delle due banchine, il personale di stazione deve diffondere, premendo il pulsante “tornelli in chiusura” il seguente annuncio: “Attenzione: tra poco chiuderemo i tornelli, stiamo per raggiungere il numero massimo consentito di passeggeri. Vi invitiamo a restare in fila tenendo la distanza».E le banchine dovranno essere tenute sotto osservazione. Nel caso le persone presenti in banchina superino le 60 , «il personale di stazione deve tempestivamente comandare il blocco in ingresso e diffondere, premendo il pulsante “tornelli chiusi”, il seguente annuncio: “Attenzione: abbiamo chiuso i tornelli in attesa che le banchine si liberino dai passeggeri in arrivo e in partenza. Nel frattempo, vi invitiamo a mettervi in fila». E i passeggeri dovranno restare in coda mantenendo la distanza di sicurezza e indossare sempre la mascherina. Se la lunghezza della coda supera le 15 persone sarà allertato personale di supporto «per interrompere l’accesso dei passeggeri alla stazione, presenziando l’imbocco delle scale esterne». «Nelle stazioni di corrispondenza con altre linee metropolitane, occorre inoltre bloccare il flusso dei passeggeri proveniente dall’altra linea». È questo il caso di Lotto, Duomo, Cadorna e Centrale, Garibaldi, Loreto e Zara. Misure che si aggiungono a quelle già riferite nei giorni scorsi, quali la netta separazione dei percorsi tra chi entra in stazione e chi esce, la possibilità di occupare a bordo di treni, bus e tram solo un seggiolino ogni due mentre chi viaggia in piedi dovrà stare in corrispondenza dei bolli adesivi fatti realizzare e posizionati da Atm. 

Quanto a Ferrovienord, sarà avviata una campagna di comunicazione con cartellonistica in italiano e inglese sulla gestione dei movimenti nelle stazioni e le misure di comportamento. Si partirà dalla stazioni più frequentate come Cadorna e Bovisa per poi estenderla alle altre. Saranno coperti in via prioritaria i 20 principali scali dove transita il 70% degli utenti. In Cadorna verrà razionalizzata la circolazione dei treni per evitare la concomitanza dei flussi in salita e in discesa, essendo le banchinein comune tra due binari. Sempre in Cadorna i percorsi in entrata e in uscita verranno separati. Lo stesso avverrà nei sottopassi di Affori e Saronno. Di nuovo in Cadorna e a Bovisa e Domodossola saranno applicati “bolli” per indicare i punti in cui sostare. E anche su ascensori e scale mobili sarà applicate il mantenimento della distanza sociale.  

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