Metanfetamine a Linate, la polizia segue il pacco e arresta il destinatario

In manette ventiseienne già bloccato nel 2020 per una serie di rapine

Un anno e mezzo fa, i Falchi della Mobile lo avevano aspettato nel locale di servizio di una farmacia di via Marocchetti e gli erano saltati addosso appena aveva tirato fuori un cacciavite. Sicuri che il rapinatore si sarebbe ripresentato nell’esercizio commerciale già razziato per due volte nei giorni precedenti, ne avevano anticipato le mosse. Martedì il ventiseienne italiano, che si trovava ai domiciliari proprio per quei colpi in serie, è stato nuovamente arrestato, stavolta per detenzione di stupefacenti. La storia inizia all’aeroporto di Linate, dove i funzionari dell’Agenzia delle Dogane intercettano un pacco contenente 260 grammi di metanfetamine: la spedizione è diretta a un cittadino dal nome inesistente che ha dato come recapito l’indirizzo di un negozio di Pieve Emanuele (il titolare è completamente estraneo ai fatti).

Gli agenti dell’Antidroga, coordinati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Domenico Balsamo, hanno organizzato una consegna controllata del plico, d’intesa con la Procura, e si sono appostati all’esterno. Poco dopo, però, il proprietario del negozio ha ricevuto una mail dal destinatario del pacco, che l’ha informato che di lì a poco sarebbe passato un corriere a ritirare tutto. Così i poliziotti sono arrivati all’abitazione del ventiseienne, in via Veniero, a due passi da CityLife: appena il ragazzo ha preso in mano il plico, certificando di essere l’acquirente finale, è stato bloccato. N.P.

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