Messa in sicurezza, asciutta totale Al via il cantiere da due milioni

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di Monica Autunno

Via l’acqua dal Naviglio Martesana, e quest’anno, dopo ormai una decina d’anni, è già e sarà asciutta totale. Da subito nel tratto compreso fra Gorgonzola e Cernusco sul Naviglio, da ottobre su tutta l’area. Così sino ad aprile, il tempo necessario per operazioni di consolidamento sponde e messa in sicurezza di punti critici del valore di quasi due milioni di euro. Le operazioni di raccolta della fauna ittica, particolarmente abbondante negli ultimi anni, sono già partite e hanno consentito sinora il rilascio in fiume, o in altri corsi d’acqua prossimi, di circa 170 quintali di pesce. L’asciutta totale di tutto il tratto di Naviglio dall’hinterland all’Adda è formalmente già partita, sarà effettiva da dicembre in avanti. Sino ad allora, specifica il Consorzio Est Ticino Villoresi responsabile delle opere, si procederà per lotti, riservando la "secca" ai soli tratti cantierizzati volta per volta, e procedendo contestualmente alla raccolta del pesce.

E’ ricco l’elenco degli interventi in calendario, i maggiori programmati e finanziati dal Consorzio dal grande giro di lavori in vista Expo, ormai qualche anno fa. Qualche dettaglio. Gli interventi di manutenzione sponde nel tratto fra Vaprio e Cassano d’Adda interesseranno circa 1500 metri di tracciato del canale e valgono circa un milione di euro. Si terranno fra dicembre e gennaio. Già cantierizzato e finanziato per circa 700 mila euro un intervento di messa in sicurezza del ponte canale sul torrente Molgora a Gorgonzola. Al momento restano in asciutta parziale i soli tratti fra Trezzo sull’Adda e Gorgonzola e a valle di Cernusco sul Naviglio, in corrispondenza di via Leonardo Da Vinci.

Le opere programmate non erano ulteriormente rinviabili e rivestono importanza sul fronte della sicurezza. Il tema della salvaguardia della fauna ittica, d’altro canto, è un tema sensibile. Negli ultimi anni le asciutte del Martesana sono state salvo eccezioni sempre parziali, ovvero con mantenimento del deflusso minimo vitale in alveo. Un accordo raggiunto molti anni fa, quando le morìe di pesce in concomitanza con gli interventi autunnali e primaverili provocarono veementi proteste da parte di cittadini e associazioni. Negli anni si sono prese in esame soluzioni permanenti di ‘salvataggio’, come conche di deposito o by pass del letto. La raccolta rimane ad oggi la misura in uso.

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