
Ospedale San Carlo Borromeo di Milano (NewPress)
Milano, 31 agosto 2019 - Ha riaperto ieri la cucina della mensa per i degenti dell’Ospedale San Carlo. Il servizio pasti era stato sospeso giovedì dopo un’ispezione dei tecnici dell’Agenzia di tutela della salute milanese. L’Ats aveva trovato acqua stagnante, residui di cibo e insetti in un apparecchio per il trattamento dei rifiuti organici fuori uso dal 2016, posto in un locale comunicante con la cucina. Durante la giornata di chiusura è stato rimosso il dissipatore e sanificata l’area.
L’intero spazio, spiega una nota del San Carlo, è stato quindi isolato per evitare eventuali contaminazioni dovute alle operazioni di smontaggio, isolamento degli impianti e smaltimento delle apparecchiature. «Abbiamo immediatamente preso in mano la situazione con l’obiettivo di risolverla quanto prima – ha spiegato il direttore generale dell’Asst Santi Paolo e Carlo, Matteo Stocco –. La mia preoccupazione principale è stata quella di non creare disagi ai nostri pazienti e garantire l’igiene nelle aree di lavoro. Nei prossimi giorni completeremo le attività di rimozione e sostituzione di tutte le attrezzature non più in uso o ammalorate, così come previsto dal contratto di fornitura».
Ieri erano arrivate anche le proteste dei sindacati interni dell’Ospedale, che lamentavano il danno d’immagine e chiedevano di reinternalizzare il servizio. La mensa infatti è appaltata alla ditta esterna Rti Fabbro spa, a cui competono pure i costi di manutenzione delle apparecchiature. A creare incertezza sugli appalti e sui lavori di manutenzione è anche l’impasse degli ospedali San Carlo e San Paolo, vetusti e destinati a megaristrutturazioni da 48 e 42 milioni di euro che la Regione ha in parte reindirizzato su un nuovo ospedale di cui non è chiara nemmeno la location. «Nessuna ditta accetterà una gestione con inclusa ristrutturazione dei locali se non sappiamo che fine farà l’ospedale», spiegava Gianni Santinelli dell’Usi Sanità.
In merito alla notizia della chiusura della cucina del Presidio Ospedaliero San Carlo di Milano, il gruppo Fabbro, titolare del contratto d’appalto di ristorazione, comunica "la revoca del dispositivo di sospensione da parte delle autorità competenti, a seguito della bonifica della zona non utilizzata e dello smaltimento delle attrezzature in disuso. Pertanto dalla data odierna il servizio viene erogato con l’utilizzo della cucina interna". "Ci preme inoltre sottolineare - prosegue - che tale attività era assolutamente monitorata e già condivisa con l’Azienda Ospedaliera San Carlo per la risoluzione della problematica. Inoltre, a smentita di alcune affermazioni emerse in data odierna, il Gruppo Fabbro sta ottemperando a tutti gli oneri previsti dal contratto di ristorazione stipulato".