REDAZIONE MILANO

Nasce 'memoMi', museo virtuale per raccontare la memoria di Milano

La storia della città attraverso fotografie e video recuperati da archivi pubblici e privati. Ma anche approfondimenti sui personaggi del Novecento, l'avventura della grande industria, gli episodi di cronaca nera e i fenomeni sociali

Ercole Marelli

Milano, 23 settembre 2014 - Milano corre sul web. Con il progetto 'memoMi', promosso dall'Associazione Chiamale Storie, con il sostegno della Fondazione Pasquinelli e sviluppato da 3D Produzioni, nasce un museo virtuale, sul web, per raccontare il capoluogo lombardo attraverso materiale video recuperato da archivi pubblici e privati. Tutti i materiali video sono ospitati da un web tv sul sito internet memomi.it, a cui gli utenti possono accedere liberamente. Nelle intenzioni, anche la creazione di postazioni internet, installate nei punti della città a maggior fruizione per i cittadini, come biblioteche, musei, info point.

Si può così visitare la città accompagnati da Pier Paolo Pasolini, Alberto Savinio, Anna Maria Ortese, Giovanni Verga, rileggere le vicende di chi ha scritto la grande storia di Milano, come la matematica Maria Gaetana Agnesi, gli artisti Giuseppe Arcimboldo, Francesco Hayez, Giuseppe Pellizza da Volpedo, o la protagonista del Risorgimento italiano, Cristina Trivulzio e la fondatrice del Partito Socialista Italiano, Anna Kuliscioff. Non mancano approfondimenti sui personaggi del Novecento, come la signora dell'alta moda, Jole Veneziani, la designer grafica Lora Lam; e ancora sugli architetti e i designer, quali Ettore Sottsass, Vico Magistretti, Gae Aulenti, Achille Castigioni, Vittorio Gregotti, Alessandro Mendini e altri, il cui stile e le cui idee innovative sono state ambasciatrici della milanesità nel mondo. memoMI ricostruisce l'avventura della grande industria - Alfa Romeo, Breda, Innocenti, Pirelli -, gli episodi di cronaca nera che hanno segnato la storia della città, di fenomeni sociali come l'affermazione del ruolo delle donne, e ripercorre anche l'evoluzione della metropoli, dai suoi luoghi più nascosti - i bagni sotterranei di piazza Oberdan, i bagni Diana, la Casa del Sole, il Brefotrofio, il Rifugio 87 - ai momenti che ne hanno caratterzzato la storia antica - il Barbarossa, le Nozze del Moro, le Cinque giornate - e quella più recente - i funerali di Verdi, le Esposizioni del 1881 e del 1906, la nascita del Corriere della Sera. Il progetto intende essere anche un produttore di eventi per la riscoperta del patrimonio storico-culturale milanese.

Il primo appuntamento è in programma giovedì 25 settembre, alle ore 20.30, al Piccolo Teatro Grassi - Chiostro Nina Vinchi (via Rovello 2), con la serata dedicata a Dino Risi milanese, nel corso della quale saranno proiettati i cortometraggi che il regista girò prima di trasferirsi a Roma: 1848 (1948), Barboni (1946), Buio in sala (1950), Fabbrica del Duomo (1948), Verso la vita (1946) e il documentario sulla sua vita Una bella vacanza (2006), realizzato da 3D Produzioni. Interverranno Maurizio Porro, Marco e Claudio Risi, Didi Gnocchi, Fabrizio Corallo.

"memoMI - sottolinea Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano - è un progetto che ho condiviso fin dalle primissime fasi di realizzazione, sostenendolo convintamente e cercando di coinvolgere nel lavoro di raccolta ed elaborazione del materiale d'archivio quanta più Milano possibile, dai consigli di zona alle associazioni, perché sono certo dell'importanza della memoria per la costruzione di una cittadinanza consapevolmente partecipe del proprio tempo. Navigare sul portale di memoMI - continua Filippo Del Corno - è un modo affascinante per riscoprire la storia della nostra città e del nostro Paese, perché utilizza lo strumento più contemporaneo che c'è, il video appunto, attingendo al patrimonio di ricordi, memorie e documenti che Milano stessa ha preservato dall'oblio, recuperandolo a nuova vita e a nuova funzione". "Il progetto moderno e molto attuale di memoMI - dichiara Giuseppina Antognini, Presidente della Fondazione Pasquinelli - sarà sicuramente apprezzato da tutti coloro i quali conservano la memoria della 'Milano che fu', ma che ci auguriamo raggiunga, attraverso le scuole, il mondo dei ragazzi che ben poco conoscono della loro bellissima città: un modo intelligente e appassionante per scoprire i suoi segreti". "Se un uomo o una donna perdono la memoria - afferma Didi Gnocchi, Direttore Editoriale memoMI -, la prima conseguenza è lo smarrimento: non ricordano più chi sono, da dove vengono, non sanno neppure bene dove andare. E se a perdere la memoria è una città che ne è della sua identità sociale?" MemoMI si prefigge anche di diventare uno educativo per gli alunni delle scuole, soprattutto primarie e secondarie per realizzare percorsi didattici personalizzati.