Melzo, l’archivio della Galbani sarà patrimonio cittadino

Il Comune firma un accordo con la multinazionale Lactalis per acquisire e mostrare foto, documenti e manifesti storici

Galbani a Melzo, foto storica

Galbani a Melzo, foto storica

Melzo, 4 gennaio 2020 -  Oltre 5.000 immagini, 200 filmati d’epoca, centinaia di buste, dépliant ed etichette di prodotti, pannelli, cartelloni pubblicitari, corrispondenza aziendale, lettere di dipendenti e documenti: accordo firmato con la multinazionale Lactalis, e l’archivio storico della Galbani passa al Comune. La convenzione firmata dal colosso francese proprietario del marchio e degli stabilimenti in Italia e l’amministrazione comunale stabilisce l’acquisizione da parte di quest’ultima dell’intero archivio "in deposito" dal 2020 al 2031. L’anno che inizia vedrà l’avvio di una operazione colossale e a fasi: inventario del materiale, esame e classificazione, trasferimento a lotti nella sezione archivistica della Biblioteca comunale, digitalizzazione dove possibile. L’obiettivo, quello di rendere fruibile al pubblico, e in particolare a studiosi e studenti, l’enorme patrimonio documentario dello stabilimento che ha fatto la storia della città, e che fornisce preziose informazioni sulla storia imprenditoriale di uno dei più celebri marchi nazionali.

L’archivio è oggi custodito nella sede aziendale di via Togliatti a Melzo. I contatti per la restituzione alla fruibilità pubblica erano in corso da tempo. Nelle scorse settimane, formalizzazione e firma. "Si è scelta la modalità dell’acquisizione “in deposito”, che naturalmente non significa cessione della proprietà - così Morena Arfani, l’assessore alla cultura del Comune - ma è una modalità che ci consente comunque di perseguire un obiettivo importante, quello di mettere a disposizione l’archivio dell’intera comunità". La mole di documenti è impressionante, e racconta la storia dell’azienda dal 1882, anno di fondazione, al 1999. "C’è di tutto. Filmati e video, un’enorme quantità di materiale promozionale e pubblicitario, etichette e manifesti, ma anche molti documenti aziendali, lettere, atti. E ancora confezioni di prodotti celebri, imballi. Pagine e copertine di periodici. Un pezzo di storia non solo melzese ma italiana". L’operazione sarà sostenuta anche grazie a un finanziamento Cariplo. "Le fasi saranno più d’una, le prime sono particolarmente complesse. Poi, occorrerà valutare quali documenti o materiali rendere fruibili nell’immediato e disponibili per la consultazione. Ovviamente il lavoro sarà gestito da esperti". Tempi? "Speriamo - ancora la Arfani - di potrt mostrare un parte dell’archivio alla prossima Fiera delle Palme".

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