Maxi-serra di marijuana Due arresti a Cologno

Sequestrati 640 piante, 4 chili e mezzo pronti all’uso e cocaina. Allacciamenti abusivi alla rete elettrica pubblica per alimentare le lampade

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di Laura Lana

Avevano messo in piedi una serra professionale per la coltivazione di marijuana che era addirittura alimentata con un allacciamento abusivo alla rete pubblica dell’energia elettrica. Il magazzino all’ingrosso della droga è stato trovato dai militari del comando provinciale della guardia di finanza di Milano, che hanno sequestrato 640 piante oltre a 4,5 chilogrammi di sostanza pronta da inserire sul mercato all’ingrosso e al dettaglio. Dopo un servizio di osservazione vecchio stile, i finanzieri hanno concluso un’attività di polizia giudiziaria antidroga che ha permesso di individuare, nella zona industriale di Cologno, il laboratorio clandestino dove venivano coltivati ingenti quantitativi di marijuana da parte di due italiani.

Nel blitz all’interno dell’opicifio sono stati impiegati cani antidroga e hanno partecipato i baschi verdi delle fiamme gialle, in supporto ai militari del gruppo di Sesto San Giovanni. Nella maxi-serra sono stati sequestrati 4,5 chili di marijuana, pronta per la vendita, 6 grammi di cocaina, ma soprattutto sono state trovate ben 640 piante di marijuana, coltivate con tecniche all’avanguardia. I finanzieri, all’interno della struttura, hanno infatti individuato un moderno impianto, dotato di un sistema di illuminazione che veniva generato da un collegamento abusivo alla rete elettrica pubblica.

Garantiti ovviamente alle piante anche aerazione, irrigazione e riscaldamento, con l’impiego di fertilizzanti e di strumenti di rilevazione della temperatura. I due responsabili della maxi- serra di droga sono stati arrestati, in flagranza, con le accuse di produzione, traffico e detenzione illeciti di stupefacenti e sono stati denunciati per il furto aggravato di energia elettrica. Al termine delle operazioni di polizia giudiziaria, i due malviventi sono trasferiti al carcere di Monza e messi a disposizione della Procura per la convalida dell’arresto. L’indagine non si ferma con il sequestro della droga e con l’arresto della coppia.

Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi, che dovranno cercare di ricostruire la filiera di questa produzione all’ingrosso e soprattutto la rete dello spaccio, individuando i collegamenti tra i vari soggetti coinvolti, dal magazzino fino alle piazze dell’hinterland.

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