Maurizia Paradiso trascina in tribunale il suo autista

L'attrice hard accusa: "Mi ha rubato 40mila euro"

Maurizia Paradiso

Maurizia Paradiso

Milano, 27 gennaio 2018 - «Mi fidavo di lui, e ha portato via tutti i miei risparmi». Approda in Tribunale un contenzioso tra Maurizia Paradiso e un fan 25enne, Emanuele Pagliaro, che per un periodo ha lavorato anche come autista e assistente della pornostar. Il giovane, denunciato da Maurizia Paradiso il 14 gennaio 2016, è sotto processo a Milano con l’accusa di appropriazione indebita aggravata «dall’aver comportato un danno patrimoniale di rilevante entità». E la transessuale, “sex performer” e protagonista di trasmissioni televisive che raggiunse l’apice del successo negli anni ’80 e ’90, è stata denunciata a sua volta da Pagliaro, ed è indagata a Monza per violenza privata, lesioni personali aggravate e diffamazione. Al centro dello scontro una somma di 40mila euro che l’attrice hard, 62 anni, avrebbe consegnato a Pagliaro nel periodo in cui era ricoverata all’ospedale San Gerardo di Monza per una grave malattia.

Ha staccato l’assegno il 2 marzo 2015 «con l’incarico di far fronte alle necessità urgenti» visto il suo «grave stato di salute». E Il giovane, secondo le accuse, si sarebbe rifiutato di restituire il denaro, nonostante le ripetute richieste. Pagliaro, difeso dall’avvocato Maria Teresa Zampogna, accusa invece l’attrice di averlo aggredito per costringerlo a mettere nero su bianco l’impegno a ridare la somma, e di averlo diffamato raccontando la vicenda nel corso di una trasmissione televisiva. Maurizia Paradiso (nella doppia veste di parte civile e indagata in procedimento connesso a Monza) ieri è comparsa in aula a Milano, davanti al giudice monocratico, e ha risposto alle domande degli avvocati, nell’udienza del processo a carico del suo ex autista. Ha portato con sé le agende di quel periodo, perché «anche se ero sotto terapia segnavo tutto quello che succedeva». «Pagliaro aveva le chiavi di casa mia - ha riferito - mi fidavo ma sono rimasta abbandonata senza una lira per mangiare e per vivere. Quei 40mila euro, guadagnati con le mie attività, erano gli unici soldi che avevo messo da parte».

Maurizia Paradiso ha parlato quindi delle sue difficoltà economiche, e del dramma della malattia. «Sono ancora adorata e apprezzata per il mio spirito, il mio sarcasmo, per il fatto che riesco a prendermi in giro nonostante la malattia», ha sottolineato. «Ho dovuto mettere in vendita le mie case a Milano, a Tremezzina e a Sondrio ma non ho ancora trovato un acquirente - ha proseguito - sono rimasta senza soldi ma piuttosto che prostituirmi mi uccido». Non è la prima volta che Maurizia Paradiso comprare nelle aule di un Tribunale, come vittima o come imputato. A Milano era finita sotto processo, tra l’altro, con l’accusa di aver portato via parte dell’incasso del Sex Festival, dopo aver immobilizzato il cassiere. Un credito che, a suo dire, non le era stato riconosciuto.

 

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