Il giorno più bello su un tram d’epoca: "Così abbiamo festeggiato con l’intera città"

Un matrimonio in stile «milanese», vissuto a bordo di un mezzo storico

Festa di matrimonio sul tram

Festa di matrimonio sul tram

Milano, 16 novembre 2019 - Un matrimonio in stile «milanese», vissuto a bordo di un tram storico. Il sogno di Laura Tento, che oggi ha 43 anni, divenuto realtà quando ha coronato il suo grande amore con Alessandro Cavanna. La data delle nozze risale al 22 ottobre del 2005: «Impossibile dimenticarlo, è anche la data del mio compleanno» rivela Laura. La verità è che il ricordo di quella cerimonia è ancora freschissimo per altri due motivi. Non solo perché i coniugi Cavanna sono sempre partner unitissimi in amore e sul lavoro: lui come cofounder dell’azienda di traslochi Cavanna (nonché partner di Makers Hub), lei come maga per l’amministrazione nella stessa società. Ma soprattutto a loro è successo che il giorno più importante della vita sia stato bello come l’avevano immaginato. Complice anche un viaggio indimenticabile sulla vettura «1503» dell’Atm: il mitico tram «1928» .

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Ci racconta i punti salienti della giornata? «Ci siamo detti sì nella basilica del patrono: Sant’Ambrogio. Per il ricevimento abbiamo scelto l’hotel Principe di Savoia dove abbiamo predisposto un menù meneghino con protagonista il risotto giallo. Ai tavoli abbiamo assegnato i nomi dei quartieri del capoluogo lombardo».

E il tram quando è comparso? «È stato il mezzo di trasporto che abbiamo scelto per spostarci dalla chiesa. Ne abbiamo noleggiati due per i nostri 120 ospiti».

Non sarebbe stato più semplice andare in macchina? «Procedere con la solita colonna di trenta o quaranta auto sarebbe stata una decisione poco azzeccata. Con il tram siamo riusciti a “dribblare“ il traffico congestionato. In più il fatto che il tram sia stato realizzato fra il 1928 e il 1929 ha donato un fascino in più al viaggio cittadino. Agli ospiti avevamo comunicato la nostra decisione allegando, alle partecipazioni, un fac-simile di biglietto dell’Atm. Qualcuno ci ha detto che gli sembrava di essere come dentro un film».

La gente in giro come ha reagito al vostro passaggio? «Benissimo. Siamo stati tra i primi a inaugurare quest’esperienza. Tante persone a piedi o in auto ai semafori ci fermavano per farci gli auguri. È come se avessimo esteso le partecipazioni a tutta la città…».  

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