
Massimo Galli
Milano, 22 novembre 2022 - Rischia il processo il professor Massimo Galli, l’infettivologo volto noto in tivù nell’epoca covid. Avrebbe aiutato a “truccare“ un bando per un incarico destinato a un suo stretto collaboratore. Finito nell’indagine sui concorsi pilotati per i posti di professore e ricercatore alla facoltà di medicina dell’Università Statale, la Procura gli contesta i reati di turbativa d’asta e falso per un solo episodio. Accuse ridimensionate rispetto a quelle originarie.
La richiesta di rinvio a giudizio per l’ex primario del Sacco ora in pensione, diventato volto noto durante le fasi più drammatiche della pandemia, sta per essere inoltrata all’ufficio gip dai pm Bianca Maria Eugenia Baj Macario e Carlo Scalas ed ha anche la firma del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli. È la prima dopo che, alla fine di settembre, erano stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini, uno per ciascun concorso ritenuto irregolare. Per la vicenda è indagato pure Agostino Riva, stretto collaboratore di Galli, candidato vincente nel 2020 di un "concorso" per il ruolo di professore di seconda fascia in malattie cutanee, infettive e dell’apparato digerente.
Secondo l’ipotesi d’accusa, l’allora primario sarebbe intervenuto, come era emerso dagli atti, in qualità di componente della "commissione giudicatrice", sul verbale di "valutazione dei candidati": avrebbe attestato che il "prospetto" con i "punteggi attribuiti fosse il risultato del lavoro collegiale" nel corso di una riunione da remoto del febbraio 2020. Invece, come risulta dagli accertamenti, sarebbe stato "concordato" solo dopo. Per l’accusa, sarebbe stato lo stesso Riva a indicare i "punteggi". Chi si era visto penalizzato, Massimo Puoti del Niguarda, ebbe comunque a manifestare, dopo la notizia dell’indagine in corso, la "massima stima" nei confronti del professor Galli. Per la vicenda sono anche finiti nei guai Claudio Maria Mastroianni, professore alla Sapienza di Roma, e Claudia Colomba, associato all’Università di Palermo.
Per gli altri episodi contestati inizialmente al’ex primario, tre turbative d’asta e due falsi, è stata chiesta l’archiviazione. "L’ipotesi accusatoria risulta fortemente ridimensionata" commentarono i difensori di Galli, gli avvocati Ilaria Li Vigni e Giacomo Gualtieri dopo la chiusura delle indagini. II pm nelle prossime settimane dovrebbero procedere anche per gli altri filoni dell’inchiesta che è stata “spacchettata“ in diversi fascicoli e coinvolge una trentina di docenti.