REDAZIONE MILANO

Morto l’avvocato Mario Fezzi, anima progressista della città

Nel 2011 convinse Pisapia a candidarsi a palazzo Marino. Oggi l’ex sindaco lo ricorda: “Un grande amico, sempre pronto a difendere gli ultimi e animato da un’autentica passione civile”

L'avvocato Mario Fezzi

L'avvocato Mario Fezzi

Milano, 6 dicembre 2024 – Se n’è andato a 78 anni l’avvocato Mario Fezzi, grande avvocato giuslavorista e da sempre impegnato nella difesa dei lavoratori ma anche una delle anime della città progressista.

Si racconta che sia stato proprio lui, nel 2011, a convincere Giuliano Pisapia a candidarsi sindaco per sfidare Letizia Moratti e il centrodestra che governava da quindici anni a Palazzo Marino.

E l’ex sindaco Pisapia è tra i primi a ricordarlo. “Mario Fezzi era prima di tutto un grande amico. Un giurista appassionato, sempre pronto a difendere gli ultimi che non hanno voce. Fezzi era un uomo animato da un'autentica passione civile e dal desiderio di dare il proprio contributo di idee per lo sviluppo sociale della nostra città.

Abbiamo condiviso tante esperienze di vita e a lui sono legato anche per le indicazioni e i consigli avuti durante la mia attività politica. Mario Fezzi anche nella sua attività lavorativa era molto ammirato e stimato sia dagli avvocati che dai magistrati".  

Marito della sociologa e docente universitaria Francesca Zajczyk, padre di due figli, Fezzi aveva iniziato la sua attività negli anni ‘70, ha diretto la rivista giuridica “Lavoro 80” e presidente dell’Agi, l'associazione degli avvocati giuslavoristi italiani  fino al 2010, e della quale era ancora membro del Consiglio Esecutivo. Al suo studio da decenni era associato l’avvocato Maurizio Borali.

“Se n'è andato Mario Fezzi, avvocato impegnato da sempre nella difesa dei diritti dei lavoratori, tanto saggio e riservato quanto allegro ispiratore della Milano progressista. Gli ho voluto un bene dell'anima", scrive Gad Lerner, uno dei tantissimi che lo ricordano oggi sui social.

Fra questi Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Regione, ex assessore della giunta Pisapia: “Mario Fezzi per me era essenzialmente una persona simpaticissima, gioiosa, affamata di vita e giustizia. Un grande avvocato dalla parte delle ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori. Un grande militante milanese di sinistra. Con quella roba lì, bellissima, che è la passione per la propria città che condivideva tra le tante con Francesca Zajczyk (e non a caso furono costruttori attivissimi della scommessa di Giuliano Pisapia). Ma soprattutto non dimenticherò mai una bizzarra chiacchierata, con lui, al termine di una cena, sulle analogie tra l'andar per mare e il camminare in montagna. Ci mancherà”.