Morto Mario Corso, leggenda della Grande Inter: "Il suo sinistro ha incantato mondo"

Si è spento a 78 anni, dopo una vita in nerazzurro. Dal suo leggendario tiro a foglia morta all'ammirazione di Pelé: "Ha segnato un'epoca"

Il centrocampista dell'Inter Mario Corso durante una premiazione allo stadio San Siro

Il centrocampista dell'Inter Mario Corso durante una premiazione allo stadio San Siro

Milano, 20 giugno 2020 - Addio a Mario Corso, fenomenale mancino della Grande Inter campione euromondiale negli anni Sessanta. "Il piede sinistro di Dio", come era soprannominato, avrebbe compiuto 79 anni il prossimo 25 agosto. Nato a Verona nel 1945, il campione ha legato il proprio nome a quello dei nerazzurri, nei quali ha militato dal 1957 al 1973 prima di trasferirsi al Genoa, dove ha concluso la carriera nel 1975. Con la maglia dell'Inter ha collezionato 509 presenze, segnando 94 reti e vincendo quattro campionati nazionali, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Dell' Inter è stato anche allenatore nella stagione 1985-1986, subentrando all'esonerato Ilario Castagner e conducendo la squadra al sesto posto finale.

Con la Nazionale ha collezionato 23 presenze e 4 reti, senza mai prendere parte ad una rassegna continentale o mondiale. Candidato per tre volte al Pallone d'oro, si è classificato settimo nell'edizione 1964. Riconoscibile dai calzettoni arrotolati, in omaggio a Omar Sivori, e noto per la grande abilità nel battere i calci di punizione, Corso era uno specialista del tiro a foglia morta: calciando con il piede sinistro imprimeva al pallone un particolare effetto che provocava un improvviso mutamento di traiettoria. 

Commosso il ricordo dell'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti: "Mario Corso era l'unico calciatore che Pelè dichiaratamente avrebbe voluto nel suo Brasile: questo per far capire ai giovani la portata della classe del mio amico". "Era il mio preferito della Grande Inter, ma anche mio padre lo adorava, e lui rimase sempre vicino alla nostra famiglia. Tecnica sopraffina, gioco in controtempo, le punizioni cosiddette 'a foglia morta - ha concluso Moratti- era un piacere vederlo giocare...". Cordoglio anche da Silvio Berlusconi: "Quando ho sentito la notizia della scomparsa di Mario Corso mi si è stretto veramente il cuore. Ho rimpianto di lui e di quel calcio". Dal vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti: "un pensiero di vero cuore per una splendida persona, un mito della nostra Inter. Ricorderò sempre tanti bellissimi momenti insieme. Ciao Mario". Al campione nerazzurro anche l'omaggio del sindaco di Milano Giuseppe Sala, tifoso interista: "Mario Corso se ne è andato. È stato un calciatore che ha fatto sognare la mia generazione. Ma oggi io ho perso un amico, una delle più belle persone che la vita mi ha fatto incontrare". 

Sull'account Twitter della società nerazzurra il messaggio per ricordare il giocatore: ""É scomparso Mario Corso, interista, campione eterno dotato di infinita classe. Con il suo sinistro ha incantato il mondo in una squadra che ha segnato un'epoca. I pensieri e l'affetto di tutti noi vanno alla famiglia in questo momento difficile #FCIM". 

I nerazzurri lo omaggeranno domani sera portando il lutto al braccio nella gara contro la Sampdoria e con un minuto di raccoglimento. 

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