GIULIA BONEZZI
Cronaca

Bando interno senza sorprese: Marco Cozzoli è il nuovo dg del Welfare lombardo

L’ex vicario ha cinquant’anni e lavora per il servizio sociosanitario da quando ne aveva venti

Marco Cozzoli (a sinistra) con Bertolaso e l’ex dg Pavesi

Marco Cozzoli (a sinistra) con Bertolaso e l’ex dg Pavesi

Milano – Il bando è tratto: Marco Cozzoli è il nuovo direttore generale del Welfare lombardo. La nomina del successore di Giovanni Pavesi, promosso direttore amministrativo dell’Aifa, è stata ufficializzata ieri dalla Giunta regionale. Il suo ex vice Cozzoli ha vinto il bando interno senza particolari colpi di scena, dato che sul suo nome c’era già stata una condivisione con i capigruppo della maggioranza e soprattutto che l’assessore al Welfare Guido Bertolaso lo scorso 9 febbraio, illustrando in conferenza stampa la "nuova organizzazione" dell’assessorato, aveva chiarito che il prossimo dg sarebbe stato selezionato con un bando interno, poiché "la Regione segue le procedure", ma aveva dichiarato di ritenere che Cozzoli, già direttore vicario dal 2021, fosse "la persona più indicata".

Nella stessa occasione era stato presentato il futuro vice dg Alberto Ambrosio, direttore sanitario strappato al San Matteo di Pavia utilizzando l’incarico fiduciario lasciato da Pavesi per "ripristinare la tradizione" di un numero due medico per un direttore non medico. A chi gli obiettava l’irritualità dell’annuncio, criticato anche dall’opposizione, Bertolaso aveva risposto: "Seguiamo le procedure, qui non contano le tessere ma il merito e il cv. Se si farà avanti qualcuno che ha un curriculum migliore di Cozzoli saremo lieti di prenderlo, al momento non ne conosco".

Milanese, cinquant’anni nel 2024, laureato in Scienze politiche all’università di Pavia, Marco Cozzoli ha iniziato a vent’anni a lavorare per il servizio sanitario lombardo: all’Asl di Milano, poi al Neurologico Besta, dal 1998 in Regione Lombardia, prima per la Presidenza e poi, dal 2003, alla Direzione Sanità (poi Welfare), dove entrò ai tempi dello storico direttore formigoniano Carlo Lucchina ("Per quanto mi riguarda un numero uno, una garanzia assoluta", ribadì in quella conferenza stampa Bertolaso) e dove poi ha scalato tutti i gradini della carriera, passando al ruolo di dirigente nel 2012 e occupandosi dell’area giuridica, dei sistemi informativi, del personale e del legislativo, ruolo nel quale ha coordinato i lavori tecnici delle ultime due leggi sanitarie regionali.