
Il provveditore Marco Bussetti (Newpress)
Bussetti, oggi rientra a Milano dopo quindici mesi da ministro: il provvedimento di cui va più orgoglioso?
«Sicuramente è più di uno. Penso al rilancio dell’edilizia scolastica con importanti investimenti per rendere sicure le nostre scuole e al via libera all’assunzione di 40mila insegnanti di sostegno nei prossimi tre anni, senza dimenticare il nuovo esame di maturità e le ottime relazioni sindacali create in questo anno e mezzo».
Il rimpianto più grande?
«La mancata approvazione del decreto salva-precari».
L’eredità che vorrebbe venisse accolta dal suo successore?
«La conclusione dell’iter per l’inserimento degli insegnanti di scienze motorie sin dalle primarie».
Un bilancio dell’esperienza “romana”?
«Sono arrivato trovando una situazione complessa sotto diversi punti di vista. Con tanti problemi da affrontare a cui era necessario dare risposta, vedi i diplomati magistrali. Credo che oggi il mio successore ritroverà davanti a sé un percorso più agevole».
Il nuovo ministro Lorenzo Fioramonti ha già annunciato la possibile introduzione da quest’anno di una tassa sulle merendine e sulle bevande zuccherate. Micro tasse di scopo per recuperare risorse da investire nella scuola. Che ne pensa?
«Mi sembra una contraddizione: un conto è volere che i nostri studenti si nutrano in maniera sana, un altro decidere di tassare le cosiddette merendine per aumentare gli stipendi ai docenti. Gli insegnanti meritano rispetto. Tanto che avevo già previsto che ci saremo incontrati a breve coi sindacati per discutere del rinnovo contrattuale che prevedeva aumenti di stipendio di tutto il personale della scuola».
Che in Lombardia scarseggia. I sindacati parlano di almeno 2.900 cattedre ancora da coprire solo a Milano. Risolto (per ora) il problema delle reggenze, resta quello dei Dsga: in regione il 55% delle scuole è ancora senza direttore dei servizi generali amministrativi.
«Ma per i Dsga si sta procedendo con le varie fasi del concorso per l’assunzione di oltre duemila unità».
A Cernobbio il governatore Attilio Fontana ha detto che se alla Lombardia non sarà concessa la competenza sulla scuola, la Regione è pronta a varare una sua legge. È d’accordo?
«Anche la scuola dovrà rientrare tra i temi previsti dall’autonomia differenziata così come richiede giustamente il presidente Fontana».
Da provveditore, quale sarà la sfida più grande ora?
«Consentire ai nostri dirigenti scolastici di lavorare sempre al meglio per migliorare ancora di più una scuola milanese che può comunque vantare livelli decisamente elevati».
L’augurio agli studenti per il nuovo anno?
«Vivete un’esperienza di relazioni, di conoscenze. E agli insegnanti dico una cosa: ricordatevi il ruolo straordinario che avete nel formare ed educare i ragazzi. È importante quindi tenere vivo anche il rapporto con le famiglie».
Dove aprirà l’anno scolastico?
«Ci sto ancora pensando. Sarà una sorpresa».