REDAZIONE MILANO

Marcello Viola resta capo in Procura Il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi

Nessuna illegittimità nel provvedimento di nomina. "Una scelta argomentata"

Marcello Viola resta capo in Procura Il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi

Nessuna illegittimità nel provvedimento con il quale un anno fa il Csm deliberò il conferimento a Marcello Viola dell’ufficio direttivo di procuratore della Repubblica di Milano. L’ha deciso il Tar del Lazio con due sentenze con le quali ha respinto i ricorso proposti dal procuratore di Bologna Giuseppe Amato, e dal procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli.

I giudici amministrativi, dopo aver illustrato in premessa la specifica disciplina del procedimento per il conferimento degli uffici direttivi e semidirettivi dei magistrati, hanno ritenuto che "non può ritenersi illogica la valutazione operata con riferimento alla comparazione" dei curricula proposti.

Rispondendo poi in maniera tecnica agli specifici motivi di ricorso - quasi tutti incentrati sulla valutazione compiuta in merito agli indicatori specifici in sede di formulazione del giudizio comparativo - per il Tar "la prevalenza attribuita è stata argomentata sulla base di considerazioni del tutto logiche e coerenti con il dato normativo". In più, "la scelta operata è stata adeguatamente argomentata, senza che le valutazioni espresse abbiano evidenziato alcun contrasto con la disciplina di riferimento né aspetti di irragionevolezza".