Manzoni, i genitori pagano i danni dell’occupazione Le scritte contro Salvini e Meloni saranno ripulite

"Meloni in piazzale Loreto", "Salvini appeso", "Fascio attento, ancora fischia il vento". A pagare per le scritte che erano spuntate sui muri del liceo classico Manzoni dopo l’occupazione saranno i genitori. Così ha deciso il Consiglio d’Istituto che è stato convocato d’urgenza alle 14.30 di ieri nell’aula “Di Paola“ con un unico ordine del giorno: "Risarcimento danni". Non essendoci il nome del responsabile si chiede a tutti un contributo, come prevede il regolamento di istituto. Niente 5 in condotta (almeno per ora). Per cancellare le scritte si erano fatti avanti anche gli studenti che però chiedevano di non rimuovere quella in palestra per contestare l’alternanza scuola-lavoro. Escluso. Intanto le proteste dai muri tornano in piazza: uno spezzone partirà venerdì dal liceo di via Orazio per raggiungere il corteo studentesco. "No Meloni, No alternanza, Sì al futuro": lo slogan. Mentre “Milano in Movimento“ rivendica la manifestazione "per contestare l’ascesa dell’estrema destra e la mancanza di interesse da parte dei maggiori partiti nei confronti della scuola".

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