REDAZIONE MILANO

Manutenzione fatale. Il tetto cede operaio precipita. Non ha scampo

Incidente nel Milanese, vittima cinquantaquattrenne di Medolago. Non era imbragato, ma non è detto che servisse. Accertamenti.

Incidente nel Milanese, vittima cinquantaquattrenne di Medolago. Non era imbragato, ma non è detto che servisse. Accertamenti.

Incidente nel Milanese, vittima cinquantaquattrenne di Medolago. Non era imbragato, ma non è detto che servisse. Accertamenti.

Il tetto cede e lui precipita per 10 metri nelle tromba delle scale. Ieri, poco dopo le 8, l’incidente nel polo logistico della Dhl a Pozzuolo Martesana, nel Milanese, è finito con un altro morto sul lavoro in provincia: la vittima è un operaio argentino di 54 anni, Federico Gerardo Rocabado, abitava a Medolago, nelle Bergamasca. Era dipendente di una ditta della zona, la "Fratelli Rodriguez", specializzata proprio nella sistemazione di coperture. L’impatto a terra ha provocato un trauma cranico che non gli ha lasciato scampo. A tradirlo, un cedimento del tetto, vicino a un lucernario, secondo la prima ricostruzione dei carabinieri di Pioltello, dove il tecnico era al lavoro per rifare l’isolamento. L’uomo è stato soccorso dai colleghi che hanno lanciato l’allarme. Non era imbragato, "ma non è detto che servisse in quel frangente", chiariscono gli investigatori. È uno dei punti sui quali faranno luce gli ispettori di Ats. A loro il compito di ricostruire cosa sia successo in quei pochi istanti fra la vita e la morte. Sul corpo è stata disposta l’autopsia. "È la trentacinquesima vittima sul lavoro in provincia da gennaio – dice Vincenzo Greco, segretario della Cgil-Milano con delega a Salute e sicurezza –. In questo incidente si ripete un copione drammatico. Una ditta esterna, la manutenzione, la caduta dall’alto. Parlare di fatalità o di responsabilità del singolo non spiega la statistica drammatica. È tutto inaccettabile".

"Un’altra vita persa nel mondo del lavoro, è la 1.237 da inizio anno in Italia – commentano Filt-Cgil, Fit Cisl e Uilt-Uil, i sindacati dei trasporti –. Nell’impianto di Pozzuolo c’è stata un’importante opera di internalizzazione negli ultimi due anni. Responsabili e quadri intermedi devono confrontarsi a cadenza regolare sui rischi nei luoghi di lavoro. Le vittime dimostrano che non si fa quanto necessario". Sconcerto anche nella comunità per quanti accaduto. "È la prima volta che succede una cosa del genere in paese, è un dolore per tutti – dice il sindaco Angelo Caterina – in un momento così difficile non possiamo che stringerci alla famiglia del lavoratore in attesa di capire perché è successo e che vengano accertate le responsabilità". Anche Dhl esprime "il più profondo cordoglio ed è vicina alla famiglia della vittima".

Barbara Calderola