Mancano 400 prof a Milano, terzo turno di nomine: altre 66 assunzioni

di Simona Ballatore

Terzo click, ovvero terzo scorrimento delle graduatorie: mancano 400 prof su 331 scuole. Due settimane di tempo per trovarli e scatterà un nuovo click o - in caso di graduatorie esaurite - si passerà la ricerca alle scuole, che potranno attingere dai loro elenchi o chiamare dalle Mad, le messe a disposizione. Accadrà molto probabilmente per altre quattro classi di concorso dopo matematica, fisica, strumento musicale e le lingue inglese e spagnolo, già senza candidati e dove i supplenti sono stati già ingaggiati dai dirigenti scolastici. In alcune scuole - per matematica soprattutto - si sta facendo ancora molta fatica.

Ieri summit all’ufficio scolastico territoriale fra le parti sociali per fare il punto. "Dopo la riunione con i sindacati abbiamo pubblicato il bollettino delle nomine in esito al terzo scorrimento delle Gps (graduatorie provinciali delle supplenze) di Milano – spiega il provveditore degli studi di Milano, Yuri Coppi –. Sono stati assegnati 484 posti". Contratti a tempo determinato con scadenza al 31 agosto, al 30 giugno e spezzoni orari - tutti fino al 30 giugno - sia su posti comuni che sul sostegno.

"Sono state anche illustrate e discusse le modalità di ripartizione alle scuole dell’ulteriore contingente di 66 posti di personale tecnico e amministrativo assegnato in organico di fatto dall’Ufficio scolastico regionale a Milano", continua Coppi. Successivamente toccherà ai nuovi posti di sostegno, che sono stati concessi in deroga all’organico assegnato, sulla base delle certificazioni, che continuano ad aumentare anche in corso d’anno.

"In tutto mancano da coprire 159 posti alle medie, tra sostegno, posto comune e spezzoni orari. Alle superiori 189 posti tra sostegno e posto comune - fa i conti Massimiliano Sambruna, segretario generale Cisl Scuola Milano –. A questi si aggiungono 1.400 ore di “spezzoni“ che equivalgono a 78 cattedre. Quantificando, circa 400 nomine su 13.000".

Rispetto agli anni passati - pari data - i posti scoperti sono molti meno, anche se ci sono ancora scuole che stanno facendo le acrobazie per colmare le ore buche, con docenti assegnati al sostegno che coprono ore scoperte e classi che attendono ancora il prof di italiano o di matematica o che escono prima. "Lo scorso anno, in questo periodo, avevamo l’emergenza alle primarie e nella scuola dell’infanzia perché i dirigenti non potevano ancora chiamare dalle loro graduatorie, quest’anno si sono accorciati i tempi e sono quasi tutti in classe - sottolinea Sambruna – il 96% delle cattedre è stato coperto, lo scorso anno il 60%. Ciò non toglie però che restano da risolvere i problemi cronici della scuola: come sono stati coperti i posti vacanti? Spesso con personale che non ha i titoli e non ha la specializzazione sul sostegno. Ci auguriamo che il nuovo governo dia risposte alle scuole e alle famiglie del territorio".