Passaggio Linate-Malpensa, i sindacati denunciano: "A rischio lo smistamento bagagli"

Non sarebbe sufficiente il potenziamento del lavoro nei centri nevralgici interni all'aeroporto

Addetti allo scarico dei bagagli a Malpensa (Foto d'archivio)

Addetti allo scarico dei bagagli a Malpensa (Foto d'archivio)

Milano, 2 agosto 2019 - Tanta comunicazione sul passaggio da Linate a Malpensa ma pochi investimenti per potenziare il lavoro all'interno dell'aeroporto varesino, in particolare per lo smistamento bagagli. E', in sintesi, la denuncia dei sindacati sull'operazione che porta Malpensa a doversi sobbarcare il lavoro di Linate per i prossimi tre mesi. 

Dall'alba di sabato 27 luglio, primo giorno di "bridge" (ovvero trasferimento voli da Linate per lavori di restyling) le strutture territoriali, regionali e le Rsa di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Ugl-Ta hanno svolto presidi permanenti nei reparti di Malpensa per verificare la tenuta del sistema, e quello che ne è emerso è un quadro molto meno rassicurante di quanto dichiarato dal management degli scali ai media. È quanto i sindacati spiegano in una nota diffusa il 2 agosto.

 «Infatti - scrivono - se i disagi ai passeggeri sono stati ridotti al minimo, grazie all'imponente macchina organizzativa, informativa e di assistenza messa in piedi da Sea, lo stesso non si può affermare per i centri nevralgici dell'aeroporto, vale a dire impianto di smistamento bagagli e piazzale di sosta degli aeromobili, di pertinenza delle aziende di Handling».

«In particolare Airport Handling - proseguono - che, per la prima volta nella storia del gruppo, ha sottoscritto un accordo separato sulla gestione dei tre mesi di "bridge" assieme alla compagine del sindacato autonomo e alla Uilt, escludendo tre quarti delle sigle firmatarie di Ccnl, cioè Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl-Ta, nella prima settimana di chiusura Linate è andata costantemente in difficoltà».

«Prima di tutto un vistoso problema di tenuta dell'intero sistema, vista la totale assenza di garanzie organizzative che si stanno riverberando su tutta la filiera, a partire dallo smistamento bagagli, in costante assenza di risorse e attrezzature al punto da vedere il management Sea impegnato ad aggiungersi agli operai di Airport Handling o Aviapartner nella movimentazione delle valigie, per scongiurare pesanti disservizi o il blocco dell'impianto».

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