Milano, la ‘ndrangheta c’è e cerca di nascondersi: 6 milioni di euro sequestrati in odore di mafia

Sigilli alle aziende che un uomo di origini calabresi (già arrestato) aveva intestato a prestanome per partecipare ad appalti pubblici

Gli uomini della Direzione Distrettuale Antimafia

Gli uomini della Direzione Distrettuale Antimafia

Milano, 2 ottobre 2023 – Beni per 6 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Direzione Investigativa Antimafia in esecuzione di un provvedimento di sequestro emesso dal Tribunale di Milano - Sezione Misure di Prevenzione ai sensi del codice antimafia. La misura è stata emessa, su proposta congiunta della Direzione Distrettuale Antimafia milanese e del Direttore della Dia nei confronti di un uomo di origini calabresi residente in provincia di Milano.

L’istruttoria è stata originata dall'attività di polizia giudiziaria svolta dalla Dia sotto l’egida della Procura milanese che aveva portato all'arresto dell’uomo in quanto gravemente indiziato del reato di trasferimento fraudolento di beni e valori.

Le indagini

In dettaglio, le attività investigative avevano messo in luce come grazie alla “copertura” fornitagli da alcuni prestanome, l'indagato, già in passato condannato per reati di traffico di stupefacenti e associazione mafiosa, avesse fittiziamente attribuito a terzi la titolarità delle sue aziende. Tutto ciò al fine di eludere l'avvio di un eventuale procedimento per l'applicazione di misure di prevenzione patrimoniale e per aggirare, in qualità di subappaltatore e sub-fornitore in appalti pubblici, le disposizioni in materia di certificazioni antimafia.

Gli sviluppi delle successive investigazioni economico-finanziarie hanno consentito di pervenire alla puntuale individuazione di quattro complessi aziendali (comprensivi di un fabbricato ad uso industriale, terreni, conti correnti oltre a trenta automezzi tra autovetture, trattori stradali e rimorchi) nonché di altri tre immobili intestati a terze persone ma nella piena disponibilità del prevenuto, il tutto per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro, sottoposti a sequestro in quanto ritenuti il frutto delle attività illecite commesse da quest'ultimo.