M4, la Giunta fa i conti 1.600 negozi danneggiati dai cantieri

Sono 1.600 i negozi che potranno ottenere dal Comune contributi che attenuino i disagi e i danni patiti per effetto dei cantieri per la realizzazione della M4

Operai al lavoro

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Milano, 16 gennaio 2016 - Sono 1.600 i negozi che potranno ottenere dal Comune contributi che attenuino i disagi e i danni patiti per effetto dei cantieri per la realizzazione della metropolitana 4, la linea che entro il 2022 dovrà collegare l’aeroporto di Linate alla stazione ferroviaria di San Cristoforo. Un vero e proprio censimento, quello al quale è approdato Palazzo Marino. Un numero emerso ieri durante l’abituale riunione della Giunta e relativo solo ed esclusivamente alla tratta compresa tra via Foppa e via Lorenteggio: qui i lavori sono partiti per ultimi. Per la precisione, l’esecutivo comunale ieri ha approvato una delibera che fa capo all’assessore al Commercio e che disciplina i criteri per discernere quali negozi hanno diritto a qualche forma di compensazione e quali invece no. A seconda della distanza delle vetrine dai cantieri, la Giunta ha previsto tre livelli di disagio e, quindi, ridotto ad altrettanti i casi nei quali si può richiedere una qualche forma di compensazione all’amministrazione comunale.

Nel dettaglio, in cima alla scala dei danni ci sono quei negozi davanti ai quali, per il periodo dei cantieri, non ci sarà più il passaggio di auto per effetto di modifiche alla viabilità. Il gradino intermedio riguarda gli esercizi commerciali che, pur affacciandosi sul cantiere, possono anconra contare sia sul passaggio pedonale sia su quello veicolare, sia pur a corsie ridotto. Sull’ultimo gradino del podio negozi e negozianti che distano non più di 150 metri dall’area dei lavori. La somma delle tre casistiche fa 1.600 attività interessate dai disagi portati in dote dalla costruzione della linea blu, 1.600 attività che per questo saranno messe in condizione di chiedere e ottenere l’aiuto del Comune. Sotto quale forma? Lo scenario più scontato prevede possano ottenere una sorta di sussidio economico. Ma questa non è l’unica ipotesi, la Giunta di Palazzo Marino ieri non ha formalizzato alcun budget di massima. Possibile che le misure di supporto siano più di una e che possa essere consentito ai titolari dei negozi rientranti in una delle tre categorie di ottenere punti aggiuntivi, e ad altri preclusi, nel caso in cui decidano di partecipare a bandi comunali che mettano a disposizione spazi da destinare proprio ad attività produttive. A quel punto bisognerà capire, però, il reale interesse della categoria ai traslochi temporanei. Nel giro di poche settimane si avranno ulteriori elementi e certezze. «Il tratto più critico – commenta Pierfrancesco Maran, assessore comunale alla Mobilità – è sicuramente quello di via Foppa-Bolivar: qui il cantiere della metropolitana 4 è significativamente vicino alle vetrine dei negozi, anche se si tratta di qualche decina di casi».

A differenza che al Lorenteggio, dove i cantieri della blu nei mesi scorsi non hanno mancato di sollevare qualche polemica, in quella parte di via Foppa non sarà di fatto possibile preservare il passaggio di auto e altri mezzi. Una scelta obbligata già presentata ai residenti nei mesi scorsi, durante le assemblee organizzate dall’amministrazione comunale nei quartieri coinvolti dai cantieri. «È evidente che la metropolitana è un’opera fondamentale per il miglioramento della città nel suo complesso e della mobilità in particolare. Però è altrettanto vero che le attività commerciali subiscono disagi a causa dei cantieri e per questo devono essere aiutate. La classificazione formalizzata dalla Giunta ed in particolare dall’assessorato al Commercio va in questa direzione, è un atto propedeutico alla formalizzazione di misure di supporto».

giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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