MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

M1 a Baggio, gara flop. Il Comune al Governo:: "Prorogare la scadenza per l’avvio dei lavori"

Falsa partenza per l’opera che prevede tre nuove stazioni della linea rossa. Censi: "Risultato condizionato dagli appalti del Pnrr e del Bonus al 110%".

M1 a Baggio, gara flop. Il Comune al Governo:: "Prorogare la scadenza per l’avvio dei lavori"

L’assessora comunale alla Mobilità Arianna Censi spiega la strategia comunale sul prolungamento della M1 fino a Baggio

La strategia comunale è questa: rifare la gara per i lavori di prolungamento della M1 fino a Baggio, stralciando il deposito e cercando di ottenere dal Governo una proroga sul termine ultimo per l’affidamento dei lavori, che attualmente è previsto per la fine di quest’anno. A Palazzo Marino, in questi giorni di pausa estiva, si stanno fissando i dettagli per rilanciare la gara che al primo tentativo è andata male: una sola offerta arrivata e giudicata non ammissibile perché mancante di una parte della documentazione richiesta. Parliamo di un’opera da 543 milioni di euro complessivi e cinque anni di lavori, fondi e tempi necessari per realizzare tre nuove stazioni della linea rossa dall’attuale capolinea Bisceglie fino a Baggio. Le tre nuove stazioni sono Baggio, Olmi e Parri-Valsesia e allungheranno la M1 di 3,3 chilometri.

Il bando lanciato lo scorso 27 maggio dall’amministrazione comunale si è chiuso lo scorso 23 luglio con l’esito negativo sopradescritto – nessuna offerta valida pervenuta da imprese del settore – probabilmente a causa della valutazione del valore dell’opera, formulata, come prevede la legislazione, sui prezzari regionali, e qualche altro di riferimento, i quali, per alcune voci (poche ma significative) erano evidentemente non in linea con i correnti prezzi di mercato. "Questo risultato, analogo ad altre gare per grandi opere che si sono svolte a Roma e a Napoli, è anche il risultato di un mercato fortemente condizionato dai numerosi appalti per il Pnrr sia dagli strascichi dal Superbonus al 110%", spiega al Giorno l’assessora comunale alla Mobilità Arianna Censi, che subito dopo aggiunge: "I prezzi che stiamo attuando e che sono quelli del listino regionale del 2023, quindi aggiornati, ma probabilmente non sono sufficientemente competitivi per opere così costose e con tempi lunghi. Alla fine hanno meno redditività di altre e in un mercato saturo le imprese hanno meno interesse a partecipare alle gare". Per risolvere i problemi tecnico-economici del precedente bando e aggiudicare i lavori, il Comune sta valutando l’ipotesi di stralciare il deposito dall’appalto principale – una cifra di circa 60 milioni di euro – rendendolo un’opzione che potrà essere attivata in seguito e rivedere quelle voci che hanno fatto andare la gara deserta. L’opera manterrà comunque la piena funzionalità. Ma c’è un ultimo tassello per realizzare la strategia di Palazzo Marino, riassunta così da Censi: "Proveremo a ribadire la gara, stralciando il deposito. Al Governo abbiamo solo chiesto una proroga del termine ultimo per l’affidamento dei lavori, che era previsto per la fine di quest’anno". Tant’è.

Al di là del bando andato sostanzialmente deserto, il progetto di prolungamento della M1 fino a Baggio, realizzato da MM Spa, che è anche stazione appaltante, presenta alcune soluzioni innovative. Tra queste la prevenzione incendi con tecnologie all’avanguardia capaci di garantire i più alti livelli di sicurezza. Inoltre, il progetto è stato sviluppato impiegando la metodologia BIM (Building Information Modeling), con un approccio integrato di tutti gli elementi progettuali delle opere modellate e quindi con una visione totale sul progetto: non solo sulla sua realizzazione “materiale”, ma anche nell’impatto delle opere sull’ambiente, potenzialmente per tutto il ciclo di vita dell’opera.

Il prolungamento verso ovest della linea M1 si articolerà dall’attuale asta di manovra della stazione Bisceglie con un tratto completamente interrato e, oltre alle tre nuove stazioni, comprende sei manufatti lungo la linea e un nuovo deposito dei treni. La galleria sarà quasi interamente realizzata con la “talpa” (TBM), minimizzando in questo modo gli impatti in superficie. Le aree interessate dalle opere saranno oggetto di un’importante riqualificazione, non circoscritta agli spazi immediatamente limitrofi alle stazioni, con l’obiettivo di riconsegnare alla cittadinanza luoghi polifunzionali e parchi urbani. In quest’ottica si prevede la completa ristrutturazione del Centro Sportivo AICS Olmi.