LEONARDO DEGLI ANTONI
Cronaca

L’ultimo bel gesto: donare energia

Il progetto di due associazioni a contrasto della povertà, ancor più accentuata nella fase pandemica

di Leonardo Degli Antoni

Non riuscire a pagare le bollette è un problema serio per molte famiglie, soprattutto durante l’emergenza sanitaria. Per questo Fondazione Cariplo e Banco dell’energia onlus hanno lanciato la terza edizione del Bando Doniamo Energia. L’iniziativa è nata nel 2016 con l’intento di contrastare la povertà, sostenendo progetti a supporto dei nuclei familiari più fragili. Quest’anno sono stati messi a disposizione due milioni di euro, per sostenere interventi a favore della popolazione più vulnerabile. Tra gli obiettivi delle due fondazioni c’è quello di intercettare precocemente le persone in difficoltà, orientandole e sostenendole per permettergli di ripartire. Nelle due precedenti edizioni le 31 progettualitàselezionate hanno attivato un percorso personalizzato per 1.779 famiglie, grazie al supporto di 362 enti coinvolti sul territorio lombardo. I servizi e le attività realizzate riguardano il sostegno per il pagamento di bollette, per le forniture energetiche, azioni di orientamento al lavoro e ai servizi territoriali. Inoltre vengono messe a disposizione borse lavoro e vengono organizzati tirocini, per le situazioni più difficili.

Secondo l’analisi realizzata da Fondazione Cariplo, nel 71% dei casi le famiglie che hanno ricevuto il supporto di Doniamo Energia sono riuscite a migliorare la loro condizione di partenza. In particolare quella debitoria e reddituale, grazie a interventi che hanno previsto soprattutto sostegni economici immediati. Tra i progetti sostenuti dal bando c’è Contiamo Energie Positive, attivo a Bollate. Il suo coordinatore ed educatore finanziario è Salvatore Doria. Qui vengono promossi percorsi di autonomia dedicati alle persone in difficoltà, che comprendono anche azioni di educazione finanziaria, contributi economici e inclusione lavorativa. "La maggior parte delle persone che si rivolgono a noi sono famiglie", spiega Salvatore Doria.

"Ma il Covid 19 sta portando anche tanti single, persone che prima riuscivano a stare a galla e ora non riescono più. Il percorso insieme prevede che, dopo gli incontri e la compilazione di una scheda, noi elaboriamo delle proposte di aiuto modulate.

Se la famiglia o la persona le accetta, firma un patto di inclusione impegnandosi a seguire il progetto e noi ci impegniamo a mettere in campo le azioni. Il patto può essere modificato nel tempo, se la situazione lo richiede. Il percorso ha una durata di 68 mesi e prevede almeno un incontro mensile, se include l’educazione finanziaria l’appuntamento è una volta alla settimana". Ma non è tutto, un aspetto importante di questo intervento comprende anche una parte in cui chi ha ricevuto dà qualcosa indietro, come sottolinea Doria: "È previsto anche un percorso di volontariato che rappresenta una restituzione alla comunità in ottica generativa. Il principio è quello del “sei stato aiutato, puoi aiutare anche tu” ma non solo: rimettersi in gioco in una relazione di reciproco aiuto riattiva i legami di comunità, allarga la cerchia delle conoscenze".