ANDREA GIANNI
Cronaca

Loro Piana, la protesta: "Trasferiti senza un perché"

Una dipendente spostata da Montenapo a Fidenza, un’altra a Sanremo. Provvedimenti disciplinari e tensione

di Andrea Gianni

Una dipendente trasferita dalla boutique Loro Piana di via Monte Napoleone, dopo anni di servizio a contatto con vip e facoltosi clienti, al negozio nell’outlet Fidenza Village, in provincia di Parma, a 108 chilometri di distanza dalla città dove vive anche suo figlio. Il motivo, viene messo nero su bianco dall’azienda, è anche l’assenza di una "figura manageriale di madrelingua russa" di fronte alla "crescente affluenza di clienti russi presso il Fidenza Village". A un’altra lavoratrice dello storico marchio italiano fondato nel 1924 e dal 2013 controllato dal colosso francese dell’alta moda Lvmh, è stato chiesto da un giorno all’altro di lasciare la sua casa in provincia di Varese per cambiare sede di lavoro, spostandosi al centro commerciale The Mall di Sanremo per "ricoprire il ruolo di addetta alle vendite attualmente vacante". "Ho un’invalidità del 70% in seguito a un intervento per un tumore al polmone e faccio parte delle categorie protette – racconta la donna – per me il trasferimento in Liguria è un problema anche economico, perché con uno stipendio di 1500 euro devo pagare un mutuo di 400 euro al mese per la mia attuale abitazione". Le donne, che ora sono a casa in malattia, hanno impugnato la lettera di trasferimento ma le loro contestazioni sono state respinte dall’azienda. Se non si presenteranno sul posto di lavoro potrebbe scattare quindi il licenziamento. "Cercherò di dimostrare in Tribunale che i trasferimenti sono immotivati e fatti per costringere le dipendenti a rassegnare le dimissioni aggirando il blocco degli esuberi – spiega l’avvocato Piero Porciani, legale delle due donne – chiediamo quindi all’azienda di ritirarli. Sul caso del Fidenza Village, inoltre, vorrei sottolineare che il turismo russo in Italia è praticamente azzerato".

La griffe, contattata dal Giorno, per ora non ha replicato sulla vicenda. La posizione di Loro Piana è messa nero su bianco nelle risposte alle contestazioni del legale: le decisione è "legittima" e dovuta a ragioni "tecniche, organizzative e produttive". È la punta dell’iceberg di tensioni registrate negli ultimi mesi in particolare nella boutique di via Monte Napoleone, fiore all’occhiello della griffe nel Quadrilatero della moda messo in crisi dalla pandemia, raccontate da alcuni dei 30 dipendenti, che chiedono di mantenere l’anonimato. Tensioni sfociate in alcuni casi in provvedimenti disciplinari o trasferimenti che avrebbero riguardato oltre un dipendente ogni dieci. Anche la donna ora trasferita a Fidenza era stata colpita da una contestazione a ottobre che poi è stata archiviata dalla direzione dopo l’intervento dei legali che avevano minacciato una denuncia per diffamazione. Nella vicenda si inserisce anche il licenziamento, per motivi legati ai metodi di pagamento, di un altro storico dipendente e rappresentante sindacale della Filcams-Cgil, che nei giorni scorsi ha presentato un ricorso al Tribunale del lavoro di Milano. Sostiene di essere stato licenziato "per un pretesto" e di aver "sempre seguito le direttive che impartivano i superiori".