Covid: Lombardia in zona gialla da domenica 13 dicembre

L’annuncio di Fontana: merito dei comportamenti virtuosi dei lombardi. Le attività della ristorazione: bene, ma la svolta non è risolutiva

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Milano, 10 dicembre 2020 - Questo articolo è contenuto nella newsletter "Buongiorno Milano".  Ogni giorno alle 7, dal lunedì al venerdì, gli iscritti alla community del «Giorno» riceveranno una newsletter dedicata alla città di Milano. Per la prima volta i lettori potranno scegliere un prodotto completo, che offre un’informazione dettagliata, arricchita da tanti contenuti personalizzati: oltre alle notizie locali, una guida sempre aggiornata per vivere in maniera nuova la propria città, consigli di lettura e il commento di un ospite. Per ricevere via mail la newsletter clicca su www.ilgiorno.it/buongiornomilano

Da domenica la Lombardia diventerà zona gialla. Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione, Attilio Fontana, nel pomeriggio di ieri, dopo un colloquio con il ministro della Salute, Roberto Speranza. L’ordinanza che dispone la zona arancione in tutta la regione scade venerdì, quindi domani. Ma la nuova ordinanza, quella che segnerà il passaggio al giallo, sarà pubblicata solo sabato e potrà entrare in vigore solo 24 ore più tardi: domenica, appunto.

Si ripetono le tempistiche che due settimane fa avevano scandito il passaggio della Lombardia da zona rossa a zona arancione ma con una differenza: stavolta nessun margine d’incertezza sulla transizione da un regime all’altro e nessuna polemica tra il governatore lombardo e il ministro della Salute. Toni distesi, quelli con i quali Fontana comunica la svolta dalla sua pagina Facebook: «Da domenica la Lombardia sarà ufficialmente zona gialla. Questa mattina (ieri mattina ndr) il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l’ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore. Il trend dei numeri in Lombardia – prosegue il governatore – si conferma in diminuzione sia per quanto riguarda la circolazione del virus, sia per i ricoveri nei reparti ordinari che intensivi. Un risultato raggiunto grazie ai comportamenti virtuosi dei lombardi, che ringrazio. Esorto tutti a continuare su questa strada di responsabilità quotidiana che consente di tenere sotto controllo il virus». 

A proposito di quotidianità, il passaggio alla zona gialla significa il venir meno di tutti i divieti aggiuntivi rispetto a quelli validi a livello nazionale e previsti dal decreto governativo del 3 novembre, poi rinnovato. Cade quindi ogni divieto di spostamento, eccezion fatta per quelli in orario di coprifuoco e per quelli finalizzati a raggiungere una regione che si trovi in zona arancione o rossa. Tradotto: resta vietato muoversi dalle 22 alle 5, a meno che non si abbiano comprovate esigenze di salute, lavoro o di urgenza da dichiarare tramite autocertificazione. Ma al di fuori della fascia oraria 22-5, da domenica sarà di nuocvo possibile spostarsi senza dover esibire autocertificazioni non solo all’interno del proprio Comune di residenza ma tra tutti i Comuni lombardi, quindi anche in Comuni diversi da quelli dove si risiede.

Quanto agli spostamenti fuori dalla Lombardia, sono consentiti solo se la regione in cui si è diretti è anch’essa in zona gialla. Restano invece vietati se la meta dello spostamento si trova in zona arancione o rossa. Le zone arancioni e rosse si possono solo attraversare se necessario per raggiungere una destinazione in zona gialla. Anche chi ha una seconda casa può raggiungerla solo se questa si trova a sua volta in zona gialla. Se invece si trova in zona arancione o rossa, deve esserci un motivo di urgenza e ci si può trattenere solo per il tempo necessario a far fronte a tale urgenza. A proposito di spostamenti, la capienza massima consentita sui mezzi pubblici resta pari al 50% della capienza totale anche in zona gialla. Vale la pena sottolineare che le norme sulla libertà di spostamento cambieranno di nuovo nella parentesi compresa tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, quando non sarà più consentito raggiungere una regione diversa da quella di residenza, quale che siano i colori della regione di partenza e di arrivo. Il 25 e il 26 dicembre e il primo di gennaio sarà poi vietato spostarsi anche al di fuori del proprio Comune. Norme previste dal Decreto sul Natale.

Quindi il capitolo della ristorazione. Boccata d’ossigeno per bar e ristoranti lombardi che da domenica, grazie all’ingresso in zona gialla, potranno tornare ad effettuare anche il servizio al tavolo ma solo fino alle 18 e solo a patto che osservino le norme anti-assembramento, a partire dall’obbligo di non andare oltre le 4 persone per tavolo. Dopo le 18 potranno continuare l’attività solo con asporto e consegne a domicilio. Oggi asporto e consegne a domicilio sono, invece, le uniche attività permesse. «La zona gialla ci consentirà di lavorare almeno mezza giornata ma non si tratta di una svolta risolutiva per le attività della ristorazione che a fronte dei sacrifici che stanno facendo devono poter contare su ristori più ingenti di quelli previsti finora» commenta Lino Stoppani, presidente di Epam, l’associazione dei pubblici esercizi di Confcommercio Milano.

Quanto ai negozi, possono continuare a stare aperti eccezion fatta, nel fine settimana, per i centri commerciali e per i negozi collocati al loro interno, a meno che non si tratti di farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Chiuse le sale gioco e scommesse. Quindi la scuola: possono continuare a fare lezione in presenza gli studenti di elementari e medie, non quelli delle superiori. Nulla cambia per piscine e palestre: l’attività resta sospesa.

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