Lite tra sindaco e assessore Ritirate tutte le deleghe

San Vittore Olona, duro confronto tra Daniela Rossi e Andrea Pessina. In municipio arrivano i carabinieri. Le minoranze chiedono le dimissioni

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di Christian Sormani

Rancori covati per mesi e i mal di pancia della Giunta comunale di San Vittore Olona si trasformano in rissa. Incredibile quanto accaduto marterdì pomeriggio in municipio con i carabinieri costretti a intervenire per sedare quella che si stava trasformando in un vero e proprio litigio corpo a corpo fra sindaco ed assessore.

Da una parte Daniela Rossi, prima cittadina di San Vittore Olona, dall’altra l’assessore alle opere pubbliche Andrea Pessina. Secondo indiscrezioni i due ormai da tempo mal si sopportano tanto da aver fatto tremare in più di una occasione il palazzo. Ma alla fine la poltrona l’hanno entrambi conservata, a maggior ragione dopo gli aumenti che qualche mese fa hanno portato l’indennità del sindaco da 2600 a ben 4000 euro, facendo crescere anche l’indennizzo per la giunta comunale, portato al massimo grado di legge.

I due però nell’ultima seduta del governo cittadino non se le sono mandare a dire, anzi. L’argomento toccato era quello relativo al teatro comunale, al centro da mesi di una vera e propria diatriba politica per via di costi ed opportunità. Pare che dopo qualche screzio di troppo siano arrivati gli insulti. Parole innominabili che hanno portato allo scontro, prima verbale e poi addirittura fisico. In ogni caso un teatrino che con la politica nulla c’entra e che ha costretto a far intervenire le forze dell’ordine. Sul posto ben due auto dei carabinieri, intervenuti per sedare una rissa ormai degenerata con parole grosse anche davanti ai militari.

La diatriba di Giunta fra il sindaco del paese e l’assessore ai lavori pubblici è finita in caciara e Daniela Rossi ha "cacciato" Andrea Pessina dalla giunta ritirandogli la delega: "A seguito di incresciosi episodi mi vedo costretta a ritirare con effetto immediato le deleghe che avevo assegnato ad Andrea Pessina dichiarandolo, di conseguenza, decaduto dall’incarico fiduciario di assessore di questa amministrazione. Tale decisione non è da intendersi sanzionatoria, ma meramente finalizzata a salvaguardare la serena prosecuzione del mandato amministrativo". Scatenate le opposizioni che chiedono a gran voce le dimissioni: "Quanto accaduto è istituzionalmente inqualificabile ed evidenzia un’incapacità relazionale all’interno della stessa giunta. Le criticità si erano subito evidenziate ed hanno sortito, prima la riduzione delle deleghe all’assessore Colombo, successivamente le censure sull’operato esternate da Pino Bravin, ora l’acceso confronto con l’assessore Pessina al quale sono state revocate le deleghe. Se in possesso di senso civico, come il nome della lista che rappresentano ,"civicamente ", dovrebbero dimettersi".

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