ANNA GIORGI
Cronaca

Sparatoria a Baggio: lite tra due bande in un locale, per l'agguato patteggiano in tre

Erano accusati di tentato omicidio e del danneggiamento delle auto in sosta, oltre a reati connessi alla detenzione e all’uso di armi da fuoco.

Rilievi a Baggio dopo la sparatoria

Milamo - Colpevoli di una sparatoria in strada, al quartiere Baggio, hanno patteggiato ieri una pena di 4 anni e 11 mesi di carcere tre giovani milanesi, di 23, 28 e 19 anni, arrestati nel dicembre scorso per la sparatoria in cui rimasero feriti due giovani di 25 e di 32 anni.

La sentenza del gup Teresa De Pascale ha ratificato il patteggiamento proposto dalla difesa dei giovani, in accordo con la Procura. I tre, che sono detenuti e hanno confessato, erano accusati di tentato omicidio e del danneggiamento delle auto in sosta, oltre a reati connessi alla detenzione e all’uso di armi da fuoco. Secondo quanto ha stabilito l’indagine del pm Nicola Rossato tutti e tre hanno sparato e subito dopo si sono allontanati, esplodendo poi altri due colpi d’arma da fuoco che avevano danneggiato l’atrio di un condominio e una vettura. Una sorta di "stesa" in stile camorristico. I poliziotti hanno ricostruito che i tre, dopo essersi procurati una pistola semiautomatica calibro 30 Luger 7,65 e un’altra arma semiautomatica calibro 9X21, avevano raggiunto a bordo di una Fiat Punto via Creta, a Baggio, dove si erano appostati per attendere la vittima dell’agguato.

L’avevano visto mentre in compagnia di tre amici stava uscendo da casa e avevano esploso, ad altezza uomo, almeno 12 colpi d’arma da fuoco. Per errore avevano colpito, al posto del venticinquenne un suo amico di trentadue anni che è stato ferito al calcagno sinistro. Movente dell’agguato sarebbe stato un diverbio tra le due fazioni, la stessa notte, in un locale in via Novara, nel quartiere di San Siro. I tre sono stati arrestati nelle rispettive abitazioni, tutte nel quartiere Baggio, con l’accusa di tentato omicidio e lesioni gravi e aggravate. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati i telefoni cellulari dei tre ragazzi, oltre a munizionamento a salve.