MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Lite tra Comunità ebraica e Anpi: “Politicizzati”. “Accuse ridicole”

Scontro su Gaza. Il presidente Meghnagi: “Genocidio? No, antisemitismo. Disertiamo l’incontro”. Si sfila anche la Brigata. Il presidente Minelli: “Evitiamo polemiche sterili”. Rammarico in Comune

Il Memoriale della Shoah al Binario 21 della Stazione Centrale

Il Memoriale della Shoah al Binario 21 della Stazione Centrale

Milano – Lo strappo arriva con una nota mattutina, in cui la Comunità ebraica di Milano annuncia che lunedì, in occasione della Giornata della Memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto, non parteciperà all’incontro a Palazzo Marino con gli studenti delle scuole organizzato da Aned e Anpi. “La Comunità ebraica – si legge – attribuisce un ruolo fondamentale e irrinunciabile alla sensibilizzazione delle nuove generazioni sul tema della Shoah e dell’antisemitismo, ma ritiene che non ci sia il clima adatto per partecipare a un’iniziativa di questo tipo”.

Il presidente della Comunità milanese, Walker Meghnagi, qualche ora dopo, precisa meglio con chi ce l’hanno gli ebrei milanesi: “Noi non abbiamo nessun dissidio con il Comune di Milano e con l’Aned, la nostra non è una polemica ma non possiamo accettare di avere a che fare con l’Anpi che usa il termine genocidio per definire quanto accade a Gaza”. Parole che rendono i motivi dello strappo molto più chiari. “Non si possono prendere pozioni diverse perché la memoria è una, ci vuole buonsenso. È inutile fare finta di nulla”, rincara la dose Meghnagi, il quale ricorda che l’anno scorso il presidente dell’Anpi milanese Roberto Cenati si è dimesso proprio “in polemica con l’uso del termine genocidio” (da parte dei vertici nazionali dell’Anpi, ndr). Non era mai successo e lui ha avuto coraggio”.

Il presidente della Comunità ebraica milanese attacca i vertici nazionali e locali dell’Anpi e intanto anche il direttore del Museo della Brigata ebraica Davide Romano annuncia che non parteciperà a eventi legati alla Giornata della Memoria “per lanciare l’allarme antisemitismo”. La replica del numero uno meneghino dell’Anpi, Primo Minelli, non si fa attendere: “Accusarci di antisemitismo è un po’ ridicolo, verrebbe quasi da ridere. Noi non prendiamo ordini da nessuno e non ci lasciamo intimidire. La battaglia contro l’antisemitismo per noi è una battaglia di fondo, che conduciamo non solo il 27 gennaio, ma 365 giorni l’anno”. Non solo. “Proprio ieri (giovedì, ndr) – continua Minelli – abbiamo posato molte pietre di inciampo, di cui molte per ricordare famiglie ebraiche. È curioso che all’indomani di questo evento l’Anpi venga accusata di essere antisemita. La comunità ebraica dovrebbe rispettare la giornata del 27 gennaio e non sporcarla con polemiche sterili che lasciano il tempo che trovano”.

La polemica tra Comunità ebraica e Anpi viene vissuta con un certo imbarazzo in Comune, i cui vertici pensavano di celebrare la Giornata della Memoria con il tradizionale incontro in Sala Alessi con gli studenti. Un incontro che ci sarà ma che rischia di essere citato più per il convitato di pietra assente, Walker Meghnagi, che per i presenti. Non proprio il modo migliore per ricordare le vittime dell’Olocausto. La presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi, interviene nel dibattito facendo sapere di “aver letto con rammarico” della decisione della Comunità ebraica di disertare l’incontro di lunedì a Palazzo Marino e aggiunge: “Dispiace anche perché fare memoria è doveroso e possibile, come del resto facciamo da sempre e come per ultimo dimostrato con le pietre d’Inciampo, che hanno coinvolto scuole e municipi, o con il progetto “Il Filo spezzato“, lanciato in occasione della cerimonia degli Ambrogini.

Il Comune continuerà a lavorare perché tutte le realtà impegnate nella cura della memoria possano collaborare e confrontarsi”. Buscemi guarda con una certa preoccupazione anche all’80esimo anniversario della liberazione del campo di Auschwitz e delle celebrazioni per la Liberazione di Milano dal nazifascismo, che cadranno nel 2025, e lancia un appello a tutte le parti in campo: “È necessario restare uniti”. Scende in campo anche il segretario metropolitano del Pd Alessandro Capelli: “La Memoria non si dimentica, è il faro perché la storia smetta di ripetersi. Per questo è importante che la memoria dello sterminio nazifascista non si divida e non si pieghi a polemiche. Alla senatrice Liliana Segre, simbolo vivente di memoria e resistenza, va la nostra piena solidarietà”.