Lista Sala cancellata, ricorso al Tar

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La maggioranza ha votato "sì", l’opposizione è uscita dall’aula, e il cambio di nome del gruppo ’’Noi, Milano. Beppe Sala sindaco’’ in “Alleanza civica per Milano’’ è stato approvato dal Consiglio comunale. Ma la vicenda non sembra finita qui. No, perché il consigliere Enrico Marcora annuncia ricorso al Tar: lui sostiene che i suoi ormai ex colleghi della lista Sala non potevano decidere a maggioranza, senza il suo consenso, di cambiare il nome del gruppo consiliare, cosa che invece è avvenuta a febbraio ed è stata confermata ieri pomeriggio dall’assemblea di Palazzo Marino.

Un parere dell’ex presidente della Corte costituzionale Valerio Onida dà ragione a Marcora ma il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolè ha citato in aula due pareri del ministero dell’Interno che dimostrerebbero che il cambio del nome del gruppo a maggioranza è legittimo. I due pareri del Viminale sono stati gli atti in base ai quali l’Ufficio di presidenza, pur con la leghista Laura Molteni dissenziente, ha interpretato il caso particolare, non regolato nei dettagli dal Regolamento comunale. In ogni caso l’ultima parola sulla vicenda, a meno di sorprese, la darà il Tribunale amministrativo regionale.

L’opposizione di centrodestra, intanto, si è schierata con Marcora, anima critica nel centrosinistra, il cui obiettivo è rimanere l’unico consigliere del gruppo “Noi, Milano. Beppe Sala sindaco’’ pur essendo critico, ormai da mesi, con alcune delle decisioni del primo cittadino, dal mancato sgombero del centro sociale Leoncavallo in avanti. Un paradosso politico. Ma tant’è. La battaglia di principio di Marcora ha visto Forza Italia, Milano popolare e lista Parisi al fianco del consigliere “ribelle’’. "Siete autoritari, violenti, fate saltare le regole", ha commentato Matteo Forte di Milano Popolare. Mentre per il capogruppo di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale, "nemmeno in Corea del Nord può essere imposto a un consigliere di non potere svolgere attività istituzionale nel gruppo per il quale e con il quale è stato eletto".

Massimiliano Mingoia

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