Finanziamenti illeciti, inchiesta lobby nera verso archiviazione: "Sospetti ma non prove"

Lo scrive il pm di Milano nella richiesta che sarà valutata dal gip. Il fascicolo è carico di otto persone tra le quali l'eurodeputato di Fdi Carlo Fidanza

Carlo Fidanza, Chiara Valcepina e Roberto Jonghi Lavarini, il barone nero

Carlo Fidanza, Chiara Valcepina e Roberto Jonghi Lavarini, il barone nero

Milano - All'esito degli accertamenti "bisogna concludere nel senso dell'insussistenza delle ipotesi di reato formulate perché dalle indagini svolte non sono emersi elementi in grado di confermare quanto emerso dai video". Lo scrive il pm di Milano Giovanni Polizzi nella richiesta di archiviazione dell'inchiesta aperta nell'autunno 2021 per finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio a carico, tra gli altri, dell'eurodeputato di Fdi Carlo Fidanza su una presunta 'lobby nera'.

Un fascicolo a carico di otto persone - tra cui anche l'eurodeputato della Lega Angelo Ciocca, il consigliere lombardo del Comitato Nord Massimiliano Bastoni e la consigliera comunale milanese di Fratelli d'Italia Chiara Valcepina - scaturito dall'indagine giornalistica di Fanpage, svolta con un cronista 'inflltrato', anche su presunti fondi per la campagna elettorale di Fratelli d'Italia per le amministrative milanesi dell'ottobre 2021. "Pur essendo emersi elementi che inducono il sospetto del ricorso a finanziamenti illeciti", scrive la Procura, tra cui "le affermazioni", nei video di Fanpage, di Fidanza e Roberto Jonghi Lavarini, indagato e detto 'il barone nero', "e la consegna della valigia che avrebbe dovuto contenere il denaro", ossia il noto caso del trolley (dentro c'erano copie della Costituzione e libri sull'Olocausto), "le risultanze" dell'inchiesta "non hanno restituito riscontri convergenti e concludenti" per "sostenere l'accusa in giudizio". Le affermazioni di Fidanza e Jonghi, spiega ancora il pm, "sul sistema di riciclaggio e illecito finanziamento ai partiti" non hanno "trovato riscontro nelle indagini svolte sull'attività del commercialista" Mauro Rotunno, anche lui indagato e che, "a dire dei due, avrebbe dovuto avere un ruolo chiave". Parrebbe, scrive il pm, "trattarsi di un progetto futuro rimasto ancora in fase iniziale nel momento in cui sono subentrate le indagini". 

La richiesta, dopo le indagini della Gdf coordinate anche dall'aggiunto Maurizio Romanelli, sarà valutata dal gip Alessandra Di Fazio. Fidanza, difeso dal legale Enrico Giarda, si era subito autosospeso più di un anno fa dagli incarichi nel partito. L'istanza di archiviazione riguarda anche Lali Panchulidze, presidente dell'Associazione culturale internazionale ecumenica cristiana Italia Georgia Eurasia, e Riccardo Colato, esponente di Lealtà Azione. Nelle indagini erano state effettuate perquisizioni a carico di Jonghi Lavarini, Rotunno e Panchulidze, questi ultimi due amici e collaboratori del barone nero. L'inchiesta puntava a verificare se le parole dei protagonisti, filmati a loro insaputa dai cronisti di Fanpage, descrivessero un presunto sistema di finanziamenti in nero che avrebbe funzionato davvero in altri casi. 

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