Liceo Parini a Milano, assorbenti gratis per le studentesse: "Il ciclo non è un lusso"

Il progetto interamente realizzato dagli studenti del classico di via Goito con il sostegno del preside: la tampon box in tutti i bagni della scuola

Il preside Massimo Nunzio Barrella con i suoi studenti durante una manifestazione

Il preside Massimo Nunzio Barrella con i suoi studenti durante una manifestazione

In origine, prima del Covid, era già in cantiere "l’assorbente sospeso", come quello che fece capolino al liceo Carlo Porta di Erba, nel Comasco, nel gennaio 2020, approdato poi in via sperimentale in altre scuole, come l’artistico Boccioni e lo scientifico Vittorio Veneto di Milano, nell’autunno del 2021. Il liceo classico Parini fa ora un passo in più: ogni bagno ha le sue "tampon box".

Non sono più gli studenti ad autofinanziarsi o a portare un assorbente da casa per metterlo a disposizione di altri compagni, ma ogni mese in via Goito arriva un carico di 500 assorbenti, gratuiti per tutte le liceali. Alla regia ci sono le ragazze e i ragazzi del Collettivo Rebelde che hanno pensato a tutto: dai contenitori fatti a mano, alla ricerca del fornitore, fino alla logistica.

"Quest’anno abbiamo voluto riprendere in mano il progetto che era stato rallentato dalla pandemia, ma ampliandolo e facendo in modo che fosse davvero gratuito per tutte - spiega Maddalena Mannucci, 18 anni, all’ultimo anno del Parini -. Così abbiamo iniziato a contattare le varie case di produzione degli assorbenti". "Non l’abbiamo mai fatto", "È complicato": le risposte ricorrenti. Ma il collettivo non ha alzato bandiera bianca, rinunciando all’idea o rispolverando il progetto del tampone b. "Abbiamo provato a contattare Coop Lombardia. Sappiamo che hanno molti progetti sociali e abbiamo trovato il referente giusto: li avremo gratuitamente, non siamo noi a finanziarli e neppure la scuola", sorride Maddalena, incaricata anche dell’“approvvigionamento“.

Ogni due mesi bussa al punto vendita di corso Lodi per ritirare il carico doppio. Hanno appena chiuso il primo giro. "E ne è avanzata appena una decina - racconta -. Abbiamo fatto il conto delle studentesse e in un’assemblea molto partecipata abbiamo preparato le scatole con materiali di riciclo e molto creative, dove posizionare gli assorbenti in modo che siano a portata di mano e per sensibilizzare i pariniani sulla necessità che l’Iva degli assorbenti sia ridotta ulteriormente, in quanto generi di prima utilità, e per ricordare che il ciclo mestruale non deve essere un tabù".

Progetto promosso a pieni voti dal preside, Massimo Nunzio Barrella. "Abbiamo circa 1.080 studenti al Parini, almeno un 65 per cento sono femmine - spiega il dirigente -. Ho subito apprezzato la proposta degli studenti e il fatto che siano stati loro a presentare il progetto trovando il modo di realizzarlo fino in fondo. La Coop si è mostrata sensibile alla loro richiesta, impegnandosi a fornire ogni mese un quantitativo che possa coprire il periodo". Chiuse le settimane pilota hanno realizzato un sondaggio per valutare l’impatto, il gradimento e migliorare il servizio, ora pronto a entrare a regime. "Sta andando molto bene - tira le fila Maddalena -. Dal prossimo giro, su consiglio di alcune studentesse, nelle scatole inseriremo alcuni assorbenti interni".

L’obiettivo adesso è farsi copiare da altre scuole: "Pensiamo che le superiori debbano fornire i bagni di assorbenti gratuiti che assicurino agli studenti l’accesso a un bene primario: il ciclo non è un lusso". Sono dello stesso parere anche all’università Statale: dopo l’installazione di una decina di distributori di assorbenti a prezzi calmierati (18 centesimi l’uno), la lista UniSì è tornata alla carica, sulla scia dei compagni di Padova: "L’Iva nell’ultima legge di bilancio è scesa al 5%, ma il prezzo calmierato non basta più, siano gratuiti per tutti". Mozione appena approvata all’unanimità dalla Conferenza degli studenti e pronta ad approdare sul tavolo di Cda e Senato accademico.

 

 

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