
Alcuni studenti e il collettivo della scuola protestano ai cancelli
Milano, 28 febbraio 2019 - Cortile vietato agli studenti: scatta la protesta ai cancelli del liceo scientifico Donatelli Pascal. Tutto ha inizio da una circolare: «In queste due settimane (fino a mercoledì 13 marzo, ndr) nessuno studente potrà accedere al cortile durante gli intervalli e verranno strettamente sorvegliati anche gli spazi interni». Il motivo? Gli insegnati non riescono a bloccare gli studenti che fumano.
«I docenti incaricati della sorveglianza durante gli intervalli delle lezioni segnalano ripetute inottemperanze in merito a quanto stabilito e ravvisano la difficoltà di individuare i singoli colpevoli», chiarisce la circolare. Gli studenti però non ci stanno e hanno già organizzato un picchetto all’entrata della scuola, andato in scena ieri mattina. «Troviamo assurda la decisione di togliere agli studenti la libertà di uscire in cortile durante gli unici 15 minuti di intervallo - spiegano i ragazzi del Collettivo Donatelli -. Ora più che mai è importante all’interno delle scuole incoraggiare la socialità tra gli studenti, e il cortile è un luogo simbolo, che ci siamo negli anni impegnati a mantenere anche con diversi murales a tema integrazione e cultura, o promuovendo pomeriggi in cui noi studenti lo abbiamo ripulito». «Restare cinque ore chiusi nella scuola senza neanche la possibilità di sfruttare una zona all’aria aperta come il cortile non è stato visto dagli studenti in un bel modo», continua il collettivo.
I docenti però «sono incaricati di sorvegliare non solo nel rispetto della normativa ministeriale, ma anche a scopo educativo e per cercare di garantire il mantenimento di un comportamento corretto e appropriato», si precisa nella circolare, che richiama il decreto legge del 12 settembre 2013 che ha esteso il divieto di fumo anche nelle aree all’aperto di pertinenza degli istituti scolastici. Chiunque fosse colto a violarlo rischia una multa. «Qualora accadessero ulteriori violazioni in seguito a quanto stabilito - spiega la nota firmata del preside – il cortile verrà chiuso periodicamente fino al completo rispetto delle regole da parte di tutti gli studenti e fino a quando non vi sarà più l’usanza di cercare spazi ciechi per eludere la sorveglianza dei docenti». La guerra al fumo era già scattata in altre scuole superiori. C’è chi - come l’ex preside del linguistico Manzoni - aveva predisposto un’area a «sorveglianza allentata per i fumatori», che andavano a rifugiarsi in bagno, decidendo di sostituire il proibizionismo a corsi di prevenzione al tabagismo. Multe al Parini, lavori socialmente utili all’Itsos Albe Steiner, dove gli studenti «stanati» con la sigaretta vanno a zappare l’orto della scuola.