L’eredità di Laurelli: "Lascio il cuore"

Durante la gestione di Francesco Laurelli all'Asst Melegnano-Martesana, sono stati riorganizzati servizi ospedalieri, ristrutturato il Predabissi per 27 milioni di euro e sperimentate case di comunità. Sono stati anche banditi concorsi per potenziare il personale e ottenuti bollini rosa per i percorsi di diagnosi al femminile.

La riorganizzazione delle attività ospedaliere durante la seconda fase pandemica, ma anche il restyling (tuttora in corso) da 27 milioni di euro del Predabissi e la sperimentazione delle case di comunità (otto, a oggi, quelle inaugurate e rese operative sul territorio). È solo una parte di quanto lascia in eredità Francesco Laurelli (nella foto), che ha assunto il timone dell’Asst Melegnano-Martesana nell’aprile 2021, dopo Angelo Cordone, e ora è destinato all’Asst Ovest Milanese. "Qui – dice Laurelli – lascio un pezzo del mio cuore". Durante la sua gestione sono stati banditi diversi concorsi, nel tentativo di potenziare il personale, e sono arrivati nuovi primari, a partire da Carmelo Magistro che, dopo essersi formato al Niguarda, dal luglio 2022 dirige la Chirurgia generale del Predabissi. L’Asst ha raggiunto anche un accordo con Ernesto Leva, chirurgo pediatrico di fama internazionale, che collabora anche con l’ospedale di Cernusco sul Naviglio.

In tema di politiche di genere, il Predabissi ha di recente ottenuto dalla fondazione Onda tre bollini rosa per i percorsi di diagnosi e cura al femminile. Sul fronte della gestione dei dipendenti, da segnalare l’intesa sul contratto integrativo aziendale, col riconoscimento di scatti economici e indennità notturne più corpose. "In questi anni ha contato molto il rapporto con i sindaci – dice l’ormai ex direttore – dal confronto con loro sono nati servizi ed esperienze che rispondono meglio alle esigenze della gente. Ora, davanti c’è la sfida delle cure primarie: avvicinare sempre di più i medici di famiglia ai pazienti. Il percorso sul territorio è avviato".

A.Z.

Bar.Cal.