L’emergenza Molise-Calvairate: "Ci sono 380 case popolari vuote"

Il censimento del comitato inquilini delle palazzine Aler. "Tanti alloggi si potrebbero affittare". Le piaghe del quartiere: appartamenti occupati, subaffitto, rifugi abusivi e mancanza di custodi.

L’emergenza Molise-Calvairate: "Ci sono 380 case popolari vuote"

L’emergenza Molise-Calvairate: "Ci sono 380 case popolari vuote"

di Marianna Vazzana

MILANO

Una tenda a righe bianche e azzurre penzola su un balconcino al primo piano di viale Molise 5, a pochi passi da piazzale Cuoco e dall’area dell’ex Macello al centro di un gigantesco piano di recupero. "È quel che si vede di un alloggio che è disabitato da almeno 7 anni". Una condizione non rara, stando al report realizzato dall’associazione Comitato quartieri case popolari Calvairate-Molise-Ponti che ha passato in rassegna le palazzine di proprietà Aler della zona, nello specifico 15 caseggiati sul versante Calvairate che risalgono alla fine degli anni Venti e 8 dal lato di viale Molise, costruiti nel decennio successivo. In totale, più di 2.400 appartamenti di Edilizia residenziale pubblica. Ora, nelle scorse settimane, gli inquilini hanno censito 109 scale su 134 totali, rilevando 343 alloggi senza abitanti, "di cui 97 solo nei due complessi di piazza Insubria 1 e via Tommei 2, interessati dai lavori di ristrutturazione con i fondi regionali del “Contratto di Quartiere 2“. "Lavori – sottolinea Massimo Gentili, attivista del comitato – terminati già quattro anni fa. Significa che in quartiere ci sono diversi alloggi nuovi ma mai assegnati". Dei tre caseggiati non censiti "possiamo stimare prudentemente altri 35 alloggi vuoti". Il totale dei non abitati è quindi di circa 380. "Significa il 16% del 2.400 esistenti". Un numero "che non è definitivo, perché non dobbiamo dimenticare gli appartamenti di altri 4 caseggiati oggetto di ristrutturazione". Dai dati alla riflessione: "Perché le case non si assegnano? Ci sono migliaia di famiglie in lista di attesa ma, nei bandi, la disponibilità è sempre scarsa. Un mese fa, gli alloggi disponibili a bando – di Aler e Comune – erano 420, in tutta Milano. Paradossale sia lo stesso numero degli alloggi vuoti solo nel nostro quartiere".

Capitolo a parte per le case occupate abusivamente, che in certi civici superano addirittura quelle affittate regolarmente. Dove? I cittadini segnalano i casi di piazzale Cuoco 7 e di via Faà di Bruno 5, "dove capita scoppino risse in cortile". Tra le criticità pure "rifugi di fortuna agli ultimi piani, nei sottotetti, e nelle cantine". Ma anche "il fenomeno del subaffitto, che si sta diffondendo: una stanza con uso comune della cucina, per madre e figlio, costa 400 euro". Ad agevolare i "comportamenti illeciti" c’è "l’assenza di custodi: oggi, su 23 caseggiati, 6 ne sono sprovvisti". Alcuni abitanti fanno sapere di aver rinunciato a cambiare le serrature di cancelli e portoncini perché "vengono continuamente distrutte". Denunciata pure " la situazione di via Etruschi 2, dove l’ex custode è un inquilino abusivo da anni, e così impedisce l’insediamento di un regolare portinaio".

Il capogruppo Pd in Regione Pierfrancesco Majorino attacca: "Questi dati pazzeschi dimostrano che la folle gestione delle Aler lombarde, in capo a Regione Lombardia, sta portando ad aumentare sempre di più il disagio abitativo. Le 19mila case regionali sfitte sono uno scandalo". Interviene anche il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia, Nicola Di Marco: "I dati – commenta – restituiscono il quadro dello stato di abbandono in cui Aler ha lasciato il quartiere. Cosa ha intenzione di fare?".