La notte di follia di Ledu e i suoi amici trapper: coltellate "perché ci ha salutato"

L’aggressione a una guardia giurata in Stazione Centrale e i fendenti a un coetaneo reo di aver fatto un cenno al quartetto

Milano - Spintoni e insulti. Preludio, filmato con uno smartphone e poi finito su Telegram e Instagram, all’aggressione di una guardia giurata che stando alle accuse è stata buttata a terra e presa a calci nel McDonald’s della stazione Centrale  la notte tra il 5 e il 6 marzo scorsi: risultato, costole fratturate, prognosi di 40 giorni e inabilità al lavoro per 78. Poi, raid in piazza Leonardo Da Vinci dove un ventenne è stato accoltellato “per un saluto“ con 4 fendenti che "per pochi millimetri non hanno toccato organi vitali", spiegano gli investigatori. Picchiato selvaggiamente l’amico che ha cercato di difenderlo.

Dal video alla realtà

A distanza di 11 mesi, all’alba di ieri gli agenti dell’Unità operativa della polizia locale hanno arrestato quattro ragazzi, “trapper“, che ora dovranno rispondere di tentato omicidio aggravato in concorso, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e porto illegale di arma da taglio. Un quinto è stato denunciato. Sono giovani di 23 anni e di 21, italiani, a cui si aggiunge un ventunenne nato a Milano da genitori egiziani e un ventenne di origine marocchina. Uno di loro, trapper che si fa chiamare Ledu, posta i suoi video musicali su Youtube: il set è quello del quartiere popolare Corvetto e del cimitero di auto in via Bonfadini. Tra le comparse, tanti giovanissimi tra cui gli altri arrestati. Esaltata la violenza, il consumo di droga e l’esibizione di armi, mentre il volto è coperto (non sempre) da un passamontagna. Una pistola è impugnata più volte in un video, così come pugnali, e il testo è inequivocabile: "Con una pistola fai soldi in un’ora". "Sto qua 20139" e "Sto in zona Panigarola", per indicare il senso di appartenenza al quartiere Corvetto.

La notte di violenza

Il pestaggio al McDonald’s è scattato alle 23 dello scorso 5 marzo. La “colpa“ della guardia giurata, un uomo di oltre 40 anni, presa di mira sarebbe stata quella di allontanare il gruppo perché il ristorante stava per chiudere. Tre ore dopo, il tentato omicidio in piazza Leonardo Da Vinci: quattro coltellate a un ventenne "perché li aveva salutati", in base a quanto emerso. Un fendente all’addome, due alla schiena, uno alla gamba e un colpo allo zigomo che gli ha causato una frattura. Finì all’ospedale in pericolo di vita; ricoverato pure l’amico preso a calci e pugni (prognosi di 117 giorni).

La polizia locale è intervenuta a soccorrere i ragazzi. Poi le indagini, coordinate dal pm Simona Ferraiuolo, "un lavoro incessante, per analizzare i filmati delle telecamere", spiega Gianluca Mirabelli, direttore Area operativa della polizia locale. Fino a mettere in relazione i due episodi, "perché combaciavano molti elementi, dai vestiti ai comportamenti. Gli elementi probatori sono aumentati di mese in mese". E hanno portato all’ordinanza della custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Milano, secondo cui la pericolosità dei quattro emerge anche dagli atteggiamenti assunti nei video. Gli arresti sono scattati all’alba di ieri: nessuno ha opposto resistenza. 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro