
La “piccola Versailles” di Castellazzo e il “gioiello dei Borromeo“. Alle porte di Milano le mete ideali per chi cerca cultura e svago.
Ville di delizia alle porte di Milano, con i loro giochi d’acqua ancora oggi incantano migliaia di visitatori e, in queste torride settimane, sono la meta ideale per chi cerca un po’ di fresco. Sono Villa Arconati di Castellazzo di Bollate e Villa Visconti Borromeo Litta di Lainate. La prima conosciuta come la “piccola Versailles” per il suo giardino, uno dei pochissimi esempi di giardino formale all’italiana e alla francese della Lombardia, dodici ettari di meraviglie, tra statue, viali alberati, berceau, la voliera con gli amati pavoni ed i giochi d’acqua. Restaurati negli ultimi due anni grazie al progetto finanziato dal Pnrr, sono aperti tutte le domeniche (dalle 11 alle 19 - ultimo accesso alle ore 18) e regalano ai visitatori una fresca, e in alcuni casi inaspettata, passeggiata. Fontane zampillanti ma anche una pioggerella nebulizzata, statue che sembrano silenti ma che in realtà nascondono “scherzi” inaspettati. Tra questi il complesso sistema di giochi d’acqua del Teatro di Diana, il più imponente e spettacolare di tutto il giardino storico. Ma anche quelli della Fontana dei Tritoni, in marmo di Candoglia, realizzata su progetto del grande pittore e scultore seicentesco Camillo Procaccini. Qui l’intervento di restauro ha riportato alla luce i giochi d’acqua originali e ha fatto tornare al loro antico splendore le meravigliose sculture in pietra arenaria e in marmo. C’è anche un sistema di cascatelle che accompagna la maestosa Scalinata dei Draghi che collega il Teatro Grande al parterre settecentesco. Il sistema che regola le fontane, situato nella Torre delle acque, che vediamo ancora oggi, è un’opera di ingegneria idraulica d’avanguardia che probabilmente Galeazzo Arconati riprende dagli studi di Leonardo da Vinci.
Poco distante c’è il Ninfeo di Villa Litta, conosciuto per la ricchezza di decorazioni e gli spettacoli idraulici. È considerato un unicum nel suo genere e ancora oggi funziona esattamente come nel Settecento grazie a sofisticati meccanismi idraulici governati da abili fontanieri: è qui che prendono vita giochi d’acqua segreti che il Conte Pirro I Visconti Borromeo utilizzava per stupire i suoi ospiti.
La parte più suggestiva è quella delle vecchie grotte alle quali si accede attraverso lo “scalino di Stendhal” che fa partire uno schizzo d’acqua: le grotte sono una serie di cunicoli ricoperti in travertino con statue di fauni e di donne nude che si bagnano nelle acque.
Un altro ambiente è una sala ottagonale a cielo aperto: il Cortile delle Piogge. Alla domenica e nei festivi visite guidate dalle 15 alle 18 con partenza ogni 20 min (durata 1 h e 15 circa).