Una tela ritrae il volto serio del poliziotto Luigi Calabresi. Un’altra lo fotografa in un momento di relax con la moglie, lontano dagli impegni di lavoro. Le due opere, realizzate dalle studentesse Sofia e Viola del liceo artistico Brera, sono state consegnate ieri mattina a Gemma Capra, vedova del commissario dell’Ufficio politico della Questura assassinato da un commando di Lotta Continua la mattina del 17 maggio 1972. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione nazionale funzionari di polizia, "che ha voluto coinvolgere i giovani – spiega il segretario provinciale Carmine Mele – nel ricordo e nella riflessione sui valori incarnati da coloro che hanno scelto di servire lo Stato con dedizione e coraggio".
Un progetto di "incontro tra generazioni" che aveva vissuto un primo snodo importante nel giorno dell’ultima commemorazione di Calabresi, il 17 maggio 2024, quando erano stati esposti nel cortile di via Fatebenefratelli sedici quadri ideati dagli studenti di Brera, al termine di una serie di incontri sul tema della figura del commissario Calabresi e sugli anni ’70 all’ombra della Madonnina. Proprio nei giorni scorsi, il nome del poliziotto è stato iscritto al Famedio, il pantheon dei milanesi illustri nel Cimitero Monumentale.
N.P.