Le dosi nascoste nel mangime dei cani, come "cassaforte" il fustino del detersivo

In manette due ventenni. Nella camera dei genitori. custodivano un taser

Il luogo di detenzione dello stupefacente era il loro appartamento di Pontevecchio, dove vivevano due fratelli di 24 e 19 anni molto conosciuti. Per mimetizzare per bene la droga la mischiavano con il mangime dei cani, mentre i soldi ricavati dallo spaccio, ben 26mila euro, li mettevano nel detersivo. L’altro giorno, gli agenti del Commissariato Lorenteggio hanno arrestato i due fratelli e un altro 19enne per detenzione e spaccio di droga. Gli agenti li stavano pedinando l’altro giorno quando hanno visto uscire di casa i due 19enni, uno con una borsa e l’altro con un pitbull al guinzaglio. I due si sono diretti verso un’auto poco distante, dove li attendeva un giovane. Gli agenti hanno fermato il ragazzo con la borsa e, all’interno, hanno trovato 1,6 chili di marijuana in buste di cellophane sottovuoto nascoste in un sacco di mangime per cani. I poliziotti hanno invitato più volte il ragazzo che si era allontanato col cane, che appariva sempre più agitato, a tornare indietro. Il 19enne non solo ha ignorato l’invito, ma ha fatto diverse telefonate, al termine delle quali è uscito dall’appartamento il fratello di 24 anni. Nella perquisizione domiciliare, sequestrati 363 grammi di hashish, più di 100 di marijuana e, nel fustino del detersivo, 26.400 euro in contanti. E nella stanza dei genitori avevano nascosto un taser.

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